È una vera e propria omelia anti salviniana quella pronunciata dal sacerdote Paolo Farinella, per mezzo del suo blog tenuto sul Fatto Quotidiano. Farinella, 63 anni, parroco della chiesa di San Torpete a Genova, si scaglia contro il Decreto Sicurezza, voluto da Matteo Salvini e convertito in legge pochi giorni fa con tanto di controfirma da parte del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Secondo l’irriverente ‘colletto bianco’ il “diabolico” Decreto Salvini non è altro che una legge pensata contro gli immigrati, per questo sarebbe incostituzionale.
Farinella punta il dito contro tutti quei sedicenti cattolici senza l’appoggio dei quali il leader della Lega non avrebbe avuto mano libera e, come gesto di disobbedienza civile, annuncia che, durante le festività natalizie, la sua chiesa resterà chiusa.
‘La mia chiesa chiusa per fallimento, Natale senza Cristo’
Don Paolo Farinella, nella lunga lettera pubblicata dal Fatto Quotidiano, si chiede polemicamente come facciano a festeggiare il Natale tutti gli italiani che si dicono cristiani, quando lo stesso Gesù viene espulso dal loro Paese attraverso il decreto sicurezza firmato da Salvini. Una legge pensata per colpire gli immigrati e che conterrebbe diverse “atrocità incostituzionali”. Per questo il parroco genovese annuncia che la chiesa di San Torpete, nel capoluogo ligure, dove lui esercita il ministero, durante le festività natalizie terrà le sue porte sbarrate ai fedeli perché, spiega, quello di quest’anno è un “natale senza Cristo e senza Dio”, visto che non vengono rispettati i diritti umani.
Decreto Salvini ‘incostituzionale’
Per don Paolo Farinella il 2018 è stato un annus horribilis per la cristianità, proprio a causa della conversione definitiva in legge del Decreto Sicurezza da parte del parlamento italiano. Un provvedimento “diabolicamente pensato” perché, con la scusa di provvedere alla sicurezza di tutti i cittadini, nasconde delle pericolosissime “derive umanitarie”.
In realtà, accusa Farinella, è una legge pensata con l’unico scopo di “colpire gli immigrati” che, a suo modo di vedere, non sono nemmeno considerati “come persone” e ai quali sono stati tolti anche i diritti umani fondamentali. Uomini trattati come “merce”, insomma. E poveri considerati come “nemici”. Per questi motivi il Decreto Salvini è da considerarsi “incostituzionale”. Colpa di questa situazione tragica, però, conclude don Farinella, è l’atteggiamento dei cristiani i quali “inneggiano” al leader della Lega, definito sprezzantemente come “autore di questo scempio”.