E' ormai scontro aperto tra Maria Elena Boschi ed il reddito di cittadinanza. Gli ultimi mesi si erano contraddistinti per uno scontro dialettico piuttosto duro tra la deputata del Partito Democratico e Luigi Di Maio in merito alle questioni che avevano riguardato i rispettivi padri. Adesso, invece, le polemiche sono accese più che mai con l'attivista pentastellato Luigi Di Battista. Uno scambio di frecciate al vetriolo che si sta sviluppando sul terreno dei social e che ha avuto origine dalla visione piuttosto critica palesata dalla Boschi contro l'adozione del reddito di cittadinanza,

Reddito di cittadinanza punto di discordia

La prima puntata della saga l'ha regalata Maria Elena Boschi che, dopo l'ufficializzazione della legge sul reddito di cittadinanza, aveva associato la cosa alla canzone "Una vita in vacanza".

A quel punto è arrivato l'intervento a gamba tesa di Alessandro Di Battista che ha attaccato Maria Elena Boschi, "L'atteggiamento da radical chic rappresenta la loro morte politica" ha tuonato il grillino, accusando la Boschi e probabilmente altri esponenti dell'opposizione di trattare le persone che vivono in povertà, a suo dire, "come fancazzisti". A quel punto ha scelto di tirare in ballo le ormai famigerate cene da 6000 euro a tavolo e le borse di Hermes acquistate per far girare l'econonomia. Un evidente riferimento ad accessori di lusso che, nel pensiero di Di Battista, mal si sposano con il pensiero politico che dovrebbe badare ai più deboli.

La Boschi ha scelto di difendersi sottolineando l'errore nel definire radical chic una persona contraria al reddito di cittadinanza, contraccambiando le accuse personali e facendo riferimento ai mesi trascorsi all'estero da Di Battista "stipendiato da Il Fatto Quotidiano" a farsi i selfie.

A quel punto, tra i commenti del post, ha fatto capolino uno di Di Battista che ha inteso difendere il fatto che si trovasse all'estero per lavorare. Anche in questo caso non è mancato l'affondo personale, tenuto conto che l'esponente del M5S ha voluto evidenziare che si trovasse fuori Italia per lavorare, con tanto di postilla eloquente: "verbo sconosciuto la figlia di un banchiere".Di Battista inoltre ha ribadito di aver restituito 260.000 euro del suo stipendio da parlamentare e 43.000 euro da fine mandato."Poi un altro attacco al vetriolo: Sai quante Birkin o Kelly da Hermes ci si comprano?

Circa 32! 32, più o meno come i voti che vi sono rimasti. A te questi 260.000 euro sono rimasti in tasca, quindi fai spazio nell’armadio".

Si scivola nel personale

La Boschi, a quel punto, ha scelto di postare nuovamente affermando con vigore di aver sempre lavorato come avvocato, di avere un padre la cui correttezza è stata riconosciuta nei tribunali.

Un padre di cui, a suo dire è orgogliosa, per il fatto che non sia fascista.La chiosa finale è ancora qualcosa dai risvolti personali : Aspetto di conoscere la tua dichiarazione dei redditi dopo i soldi che hai ricevuto dal Fatto Quotidiano per il tuo lavoro di giornalista in Centro America: la mia la trovi online. E coi nostri 32 voti faremo opposizione a chi vuole riportare l’Italia in recessione, come nel tuo amato Venezuela".