Tra Italia e Francia è ormai scontro frontale, ovviamente sul fronte politico. Le bordate che a turno tanto Matteo Salvini quanto più recentemente Luigi Di Maio ed altri esponenti del Movimento Cinque Stelle hanno lanciato all'indirizzo del presidente francese Emmanuel Macron non sono passate senza colpo ferire nelle stanze dell'Eliseo. Tant'è che stavolta il diretto interessato ha risposto personalmente agli affondi dei due 'politici di punta' del governo giallo-verde e le sue dichiarazioni, usando un paragone calcistico, sono praticamente un'entrata a gamba tesa se non addirittura una 'testata', tanto per citare un celebre episodio che caratterizzò la più celebre partita di sempre tra Italia e Francia.

'Le critiche dei leader italiani sono irrilevanti'

Dunque Macron, novello Zidane, sceglie il duplice avversario per caricare a testa bassa e non potrebbe essere altrimenti alle luce delle tante stilettate che sono partite da entrambi i fronti dell'esecutivo di Roma. Per il capo dell'Eliseo, però, le critiche dei leader italiani sono "irrilevanti", motivo per cui la sua in realtà non è una risposta. "Non ho nessuna intenzione di rispondere perché il popolo italiano è amico del popolo francese e merita leader politici all'altezza della propria storia".

Di Maio contrattacca sul franco coloniale

"Macron dice che non siamo all'altezza? Questo lo decidono gli italiani". Non si è fatta attendere la controreplica di Luigi Di Maio su La7 ed il leader del M5S ha approfittato dello spazio televisivo per tornare sul recente tormentone politico anti-Macron e, più in generale, contro la politica estera transalpina.

"Se il prossimo Consiglio Europeo affronterà il tema dell'immigrazione, chiederemo che sia portato al tavolo il dossier perché la Francia impoverisce l'Africa e poi la persone partono e vengono da noi". Clima certamente incandescente che anticipa, ma questo ormai da parecchi mesi, quello che sarà il tema delle prossime elezioni per il rinnovo dell'Europarlamento.

Non è un segreto che le forze politiche che governano l'Italia, la Lega in particolare, puntano all'indebolimento dell'attuale maggioranza UE se non addirittura ad un ambizioso quanto clamoroso ribaltone sovranista ai vertici di Bruxelles.

'La Francia deve estradare i terroristi'

Matteo Salvini ovviamente non ha fatto spallucce ed era ampiamente prevedibile anche la sua risposta.

Il ministro dell'Interno però non ha citato il tema caldo dei migranti, ma ha allargato il tiro prendendo spunto dal recente arresto di Cesare Battisti che suo tempo aveva trovato asilo in Francia. "La Francia pensi a restituire all'Italia tutti i terroristi e gli assassini che ha accolto in tutti questi anni, del resto poi parleremo".