E’ stato rinviato oggi, ancora una volta, il Consiglio dei Ministri che avrebbe dovuto varare il decreto sulle Pensioni quota 100 e il reddito di cittadinanza. Segno evidente che qualcosa ancora non torna a Palazzo Chigi sul decreto che dovrà contenere due delle misure più attese misure messe in campo dal governo gialloverde, ovvero i prepensionamenti a 62 anni con 38 anni di contributi per “superare” la legge Fornero e i sussidi per cinque milioni di italiani che si trovano in una situazione di povertà e che saranno aiutati nella formazione e nella ricerca di un lavoro.

Pensioni e reddito di cittadinanza, cresce l’attesa per il decreto

Il Cdm avrebbe dovuto svolgersi oggi (giovedì 10 gennaio), poi domani, alla fine il rinvio alla prossima settimana. Addirittura a venerdì 18 gennaio, forse. Il Cdm si riunirà, secondo quanto si apprende, ma non sarà messo a punto il decreto su quota100 e reddito di cittadinanza, che dovrà aspettare qualche giorno. Il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Luigi Di Maio, sino al 17 gennaio sarà in viaggio negli Usa. Insieme al reddito anche le pensioni di cittadinanza, cioè l’aumento degli assegni mini a 780 euro al mese. “La Ragioneria dello Stato – ha già spiegato il vicepremier pentastellato parlando di quota 100 e reddito di cittadinanza - deve ancora lavorare”.

I conti, ancora, non tornano; i tecnici dovranno ancora lavorare, per il decreto ci vorrà dunque ancora qualche giorno. Al momento non sembra a rischio la partenza delle due misure del 1° di aprile.

Rinviato il Consiglio dei ministri, slitta il decreto su quota 100

Sono anche, e forse soprattutto, gli scontri interni alla maggioranza di governo sull’aumento delle risorse per le pensioni d’invalidità a frenare in queste ore il varo del decreto necessario per l’attuazione dei due provvedimenti simbolo del Movimento 5 stelle di Luigi Di Maio e della Lega di Matteo Salvini.

La questione delle risorse da destinare alle persone con disabilità è stata affrontata ieri in tarda serata durante un incontro tra il premier Giuseppe Conte e i due vicepremier, ma l’accordo tra Di Maio e Salvini non è stato ancora raggiunto e saranno decisive le prossime ore per trovare la quadra. Il ministro Di Maio ha comunque sottolineato che anche il reddito di cittadinanza è destinato a dare una mano d’aiuto a 260 mila persone con disabilità che si trovano in una condizione di povertà assoluta.