La guerra diplomatica in atto tra due tra i principali Paesi fondatori dell'Unione Europea, Italia e Francia, che si sta protraendo ormai da mesi, non accenna a diminuire e, se da un lato Mattarella invita il governo gialloverde a ricucire rapporti amichevoli con i cugini d'Oltralpe, dall'altro Giuseppe Conte, il presidente del Consiglio cerca di rassicurare il Capo dello Stato ammettendo che la relazione tra i due Stati non è assolutamente in discussione.

Ma, a questo punto della diatriba, viene naturale chiedersi che cosa succederebbe se Roma e Parigi non riuscissero a ripristinare quel clima di fiducia che regna da anni.

A tal proposito è stata avviata una riflessione sull'importanza e sul valore che il mercato francese ha per il turismo italiano.

La Francia paese di viaggiatori

Si sa che la Francia, per le sue rinomate attrattive, è una delle regioni più visitate al mondo, ma i francesi sono anche un popolo di viaggiatori. Nel 2017, infatti, hanno fatto registrare quasi 37 miliardi di euro di spesa posizionandosi al quinto posto dopo cinesi, statunitensi, inglesi e tedeschi contro i 25 miliardi spesi dalla popolazione italiana all'estero per il turismo. Una cifra esorbitante se si considera che l'11 per cento di quei 37 miliardi di euro riguarda viaggi e vacanze verso la penisola italiana.

Immediatamente dopo la Germania, la Francia occupa il secondo posto.

E' il secondo paese rilevante in termini di spesa (3,9 miliardi di euro); è il nostro secondo mercato, con 13,6 milioni di presenze registrate nell'anno 2017.

Prendendo singolarmente le regioni, invece, la situazione subisce una leggera modificazione. Lo Stato francese è il primo mercato straniero di riferimento in termini di presenze per la Sicilia e il secondo per Sardegna, Calabria, Basilicata, Puglia, Emilia-Romagna, Liguria, Valle d'Aosta e Piemonte.

E la Germania?

In mezzo a due fuochi, la Germania di Angela Merkel non può fare a meno di chiedersi se l'Italia resterà un interlocutore presentabile. Nella conversazione con Giuseppe Conte, il quale le ha espresso i dubbi e le perplessità che il Movimento guidato da Di Maio nutre nei confronti della Lega di Salvini, la cancelliera tedesca ha espresso la volontà di fare affidamento sul leader pentastellato per contenere il Ministro dell'Interno, sebbene condivida con questi la questione dei migranti e della stessa Unione Europea.

Francia, Germania e Italia: i primi due Paesi sono necessari affinché questa Europa continui a esistere. Con l'Italia che in varie occasioni ha manifestato il proprio scetticismo l'idea stessa di Unione è in bilico.

Dalla Gran Bretagna, poi, qualcuno dichiara che la posizione di Matteo Salvini sia molto vicina a quella di Marine Le Pen.

La lettera di Luigi Di Maio

In una lettera al maggior quotidiano francese, "Le Monde", Luigi Di Maio spiega che le divergenze politiche non devono in alcun modo ricadere sui buoni rapporti che da anni esistono fra questi due Stati, aggiungendo - peraltro - che il popolo italiano guarda alla Francia come a un solido punto di riferimento, una "stella polare" dei diritti sociali europei.

Premesso l'interesse nei confronti di ciò che accade sul suolo francese, il leader grillino si dice "colpito" per i temi portati avanti dai gilet gialli che superano notevolmente i tradizionali partiti di destra e di sinistra per il fatto che i focus di queste tematiche sono i cittadini e i loro bisogni, la volontà, cioè, di dare a tutti una migliore qualità della vita.