Da poche ore un'altra sconfitta pesante ha scosso il Movimento cinque stelle: si tratta dell'autosospensione della parlamentare grillina Giulia Sarti, già conosciuta per essere stata coinvolta lo scorso anno nello scandalo di Rimborsopoli. Proprio un anno fa, infatti, in piena campagna elettorale, alcuni inviati de Le Iene, il programma televisivo di intrattenimento ideato da Davide Parenti, avevano scoperto e svergognato diversi parlamentari grillini, i quali, per anni, avevano presentato bonifici falsi. Questi esponenti pentastellati facevano credere di restituire una parte del loro stipendio, mentre invece, dopo aver effettuato il versamento, essersi fatti il selfie e pubblicato la ricevuta sul sito renditiconto.it, lo annullavano.

È stato un vero e proprio scandalo e una pesante tegola in testa per il Movimento, che da sempre ha fatto dell'onestà il suo punto di forza. In quell'occasione i furbetti dei rimborsi furono immediatamente esplulsi dal capo politico. Luigi Di Maio, attuale Vicepresidente del Consiglio, aveva severamente comunicato che i parlamentari interessati alla vicenda che sarebbero stati rieletti con il M5S avrebbero rinunciato al proprio seggio. In realtà, non è andata in questo modo, in quanto alcuni di questi furbetti siedono ancora in Parlamento e fra questi vi è anche la giovane bolognese Giulia Sarti.

La vicenda che ha coinvolto la Sarti

La giovane esponente pentastellata scaricò la colpa sull'ex fidanzato Bogdan Andrea Tibusche, accusato di essersi impossessato dei fondi.

La Sarti sporse denuncia e, oltre ad essere stata immediatamente reintegrata nel Movimento, fu anche nominata Presidente della Commissione Giustizia della Camera. Poiché Tibusche aveva dichiarato di aver conservato le chat dalle quali emerge che era stata la giovane parlamentare a istigarlo a procedere, la Procura di Rimini ha chiesto l'archiviazione del caso e la Sarti si è vista costretta a sospendersi dal Movimento e a dimettersi da Presidente della Commissione Giustizia.

Dalle chat emerge anche che a spingerla alla denuncia sarebbero stati Rocco Casalino e Ilaria Loquenzi, ma la Sarti non ha esitato a difenderli: "Casalino e la Loquenzi non c'entrano nulla, ma si sono limitati a sostenermi in un momento difficile", questo ha dichiarato l'ex parlamentare.

Le parole di Di Maio

Sulle dimissioni di Giulia Sarti è intervenuto anche il Vicepresidente del Consiglio Luigi di Maio, il quale, in un'intervista in occasione dell'incontro con il presidente di Confartigianato, ha così dichiarato: "La decisione di Giulia Sarti di dimettersi è doverosa, ma per me il caso è chiuso".