Giulia Sarti, deputata del Movimento Cinque Stelle travolta dallo scandalo dei mancanti rimborsi, è finita ancora una volta nell'occhio del ciclone. Stavolta la Politica c'entra poco e la questione è molto privata. Da alcuni giorni, infatti, sul web girano alcune sue foto - di qualche anno fa - che la ritraggono in atteggiamenti provocanti e, addirittura, forse un filmino a luci rosse. Il Garante della Privacy nelle ultime ore è intervenuto richiamando i media al rispetto del codice deontologico.

Scandalo politico e privato

Da diversi giorni rimbalzano di smartphone in smartphone, tra Parlamento e agenzie di stampa, alcune immagini 'compromettenti' di Giulia Sarti.

La giovane deputata riminese, nelle scorse settimane, ha fatto molto parlare di sé per via dello scandalo - sollevato dalla trasmissione Le Iene - dei mancati rimborsi a cinque stelle e per via della sua battaglia legale con l'ex fidanzato Bogdan Tibusche. Dopo essersi auto sospesa dal Movimento, la pentastellata ha anche rassegnato le proprie dimissioni da presidente della commissione Giustizia di Montecitorio ed è rimasta in attesa di sapere cosa ne sarà di lei. Infatti, l'espulsione dal M5S, che in un primo momento sembrava scontata (come aveva sostenuto anche Luigi Di Maio), non è più così sicura.

Lo scandalo rimborsopoli, però, ha riacceso i riflettori sull'esistenza di foto e video proibiti fatti qualche anno fa nell'abitazione di Giulia Sarti.

Il primo a parlare di queste immagini private è stato proprio l'ex compagno e collaboratore della deputata, Bogdan Tibusche. L'uomo, come lui stesso ha rivelato alla trasmissione di Italia 1, avrebbe installato, su richiesta della fidanzata, un impianto di videosorveglianza in casa.

L'intervento del Garante della Privacy

In seguito all'aumento delle condivisioni delle foto osé, ieri il Garante della Privacy ha chiesto ai mezzi di informazione di astenersi dalla pubblicazione di tutti i dati relativi alla sfera privata di una persona.

Pare comunque che buona parte del materiale in circolazione sulla rete sia falso. Ad esempio, il video - che ritrae una giovane donna bruna, di spalle - è stato girato con un cellulare e non proviene da una telecamera di videosorveglianza.

In attesa che l'iniziativa dell’Authority stenda il sipario su questo nuovo 'Caso Sarti', il mondo politico si è stretto, tutto, intorno alla deputata.

Il presidente della Camera, Roberto Fico, in un tweet ha condannato duramente l'atto, vigliacco, di diffondere immagini private sulla rete. Attestati di solidarietà sono poi arrivati sia da sinistra che da destra. L’ex presidente della Camera Laura Boldrini (LeU) ha ribadito che non si può più tollerare la pratica del "revenge porn", mentre la presidente di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, si è detta in attesa di una "condanna netta da parte di tutta la politica italiana".