Nei primi due mesi del 2019 gli sbarchi di migranti clandestini sulle coste italiane sono calati del 95% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. I dati sono stati pubblicati sul sito del ministero dell’Interno, ma è il titolare del Viminale in persona, Matteo Salvini, a darne conto e ad esultare sulla sua pagina Facebook. Il leader della Lega non sta nella pelle dalla gioia: si è passati “dalle parole ai fatti”.
I dati sugli sbarchi di migranti in Italia quest’anno pubblicati dal ministero dell’Interno
Basta andare a consultare il ‘cruscotto statistico’ pubblicato sul sito ufficiale del ministero dell’Interno (www.interno.gov.it) per conoscere i dati reali sul numero degli sbarchi di migranti clandestini nel nostro Paese nei primi due mesi dell’anno.
Il periodo preso in considerazione dai tecnici del Viminale, infatti, va dal 1 gennaio del 2019 fino a oggi, 1 marzo. I primi numeri proposti sono quelli relativi proprio all’entità degli sbarchi. Nei primi due mesi di quest’anno, dunque, sono arrivati in Italia via mare solo 262 persone, il 95,01% in meno rispetto allo stesso periodo del 2018, quando erano stati 5.247. Confronto ancora più impari rispetto al 2017 quando, fino al 1 marzo, i migranti arrivati sulle nostre coste erano stati ben 13.446, addirittura il 98,05% in più dell’anno in corso. Se si prende in considerazione esclusivamente il mese di gennaio, nel 2019 sono sbarcati solo 202 profughi, confronto quasi improponibile con il 2017 (4.468) e con il 2018 (4.182).
In questo mese di febbraio, poi, sono solo 60 i clandestini approdati nei porti italiani, contro gli 8.971 del 2017 e i 1.065 del 2018.
L’esultanza di Matteo Salvini: ‘Dalle parole ai fatti’
Numeri eloquenti e indiscutibili che, come era logico aspettarsi, scatenano l’entusiasta reazione social del ministro dell’Interno. In un post pubblicato questa mattina sulla sua pagina Facebook, Matteo Salvini riporta in sintesi le stesse cifre fornite dal ‘suo’ ministero.
262 sbarchi di migranti clandestini quest’anno, a fronte dei 5.247 dei primi due mesi dell’anno scorso. Ma, soprattutto, numero dei rimpatri che, arrivando a toccare quota 1.099 “stranieri tornati nel loro Paese di origine” (di cui 1.013 forzati e solo 86 volontari assistiti), supera di ben quattro volte quello degli arrivi. Insomma, chiosa il leader della Lega, con lui si è passati “dalle parole ai fatti”.