Il futuro del centrodestra ruota attorno al quotidiano progressista Repubblica. Difficile da credere, ma il giornale diretto da pochi giorni da Carlo Verdelli è stato protagonista prima di un’intervista a Matteo Salvini, in cui il leader della Lega ha chiuso definitivamente la porta al “vecchio centrodestra”, e poi di un successivo retroscena nel quale si racconta che il ministro dell’Interno avrebbe intenzione di dare vita ad un nuovo polo sovranista con la Meloni ed altri, ma senza Silvio Berlusconi. Indiscrezione che avrebbe indotto il Cavaliere, sempre secondo quanto scrive Repubblica, a paragonare Salvini al suo ex pupillo senza quid Angelino Alfano.

Non certo un bel viatico per l’aspirante nuovo padrone del centrodestra.

Il retroscena di Repubblica: ‘Salvini vuole fondare un nuovo centrodestra sovranista senza Silvio’

Quello descritto da Carmelo Lopapa su Repubblica è un Silvio Berlusconi irritato per le voci che vorrebbero Matteo Salvini pronto a dargli il benservito per fondare un nuovo centrodestra sovranista forgiato a sua immagine e somiglianza, ma senza l’ingombrante figura del tycoon di Arcore tra i piedi. Il quotidiano fondato da Eugenio Scalfari scrive nero su bianco che il leader della Lega, per non rischiare di fare la fine dei colleghi di governo del M5S che stanno perdendo una messe di voti, avrebbe pensato di stringere quanto prima una nuova alleanza di centrodestra che punti però al sovranismo come faro guida.

Per questo, sempre secondo Repubblica, il nuovo rassemblement dovrebbe fare a meno di Berlusconi, contando invece su figure come la leader di Fd’I Giorgia Meloni, il governatore ligure Giovanni Toti attualmente in FI, e quello siciliano Nello Musumeci.

Silvio Berlusconi: ‘Matteo sta tirando troppo la corda come Alfano’

A questo proposito, Lopapa riporta che una ventina di parlamentari azzurri sarebbero già pronti a fare le valigie per trasferirsi sul Carroccio.

Che fare allora per evitare il definitivo tracollo politico? Silvio Berlusconi per il momento decide di giocare la carta dell’ironia, che secondo alcuni, invece, potrebbe rappresentare una vera e propria minaccia. “Matteo mi ricorda Angelino Alfano, sta tirando troppo la corda, si è convinto di essere autosufficiente ma dimentica che in Italia le elezioni si vincono coi moderati”, così secondo Repubblica il Cavaliere avrebbe gelato le aspettative di leadership del capitano leghista nel corso di una telefonata in cui, per la verità, non si capisce chi fosse l’interlocutore.

Fatto sta che, come detto, il retroscena di Repubblica segue di poche ore l’intervista rilasciata da Salvini sullo stesso giornale in cui il leader della Lega ha scandito chiaramente che “col vecchio centrodestra non tornerà mai”.