La decisione definitiva sul TAV è stata rinviata per motivi elettorali dal governo M5S-Lega e, comunque, la posizione ufficiale della Cgil è critica nei confronti della scelta di bloccare le grandi opere come la Torino-Lione. È questa, in poche parole, la posizione odierna del segretario del più grande sindacato italiano, Maurizio Landini. Lo stesso Landini, però, quando nel 2011 ricopriva il ruolo di segretario dei metalmeccanici della Fiom, non la pensava esattamente così. Anzi, completamente all’opposto, visto che bollava il Tav come un “progetto vecchio di 20 anni” e senza senso, per giunta pagato quasi interamente dai cittadini italiani.
A pubblicare il video con le dichiarazioni di Landini in versione No Tav è stata la parlamentare europea del M5S Rosa D’Amato.
Maurizio Landini contrario al Tav nel 2011: ‘Progetto vecchio di 20 anni’
Sta facendo il giro dei social network, ma non quello dei mass media mainstream, una vecchia intervista rilasciata da Maurizio Landini, risalente al 2011, in cui l’attuale segretario della Cgil si diceva fortemente contrario alla costruzione del Tav Torino-Lione. A postare il video sulla sua pagina Facebook è stata, come già accennato, la parlamentare europea di origini tarantine del M5S Rosa D’Amato. “Qui si rischia di non voler parlare più del fatto che stiamo parlando di un progetto che è vecchio di 20 anni - dichiarava senza mezzi termini Landini nel breve video - che stiamo parlando del fatto che per fare quell’opera lì servono 20 miliardi di euro.
E buona parte da qui al 2023. E che buona parte di quei soldi lì li deve mettere non la Comunità europea, ma lo Stato italiano. Stiamo parlando di nostri soldi - si esaltava poi l’allora numero uno dei metalmeccanici - E allo stesso tempo non ha senso, e dobbiamo metterlo in discussione, il fatto che il problema sia ‘se trasporto le merci con che velocità vanno le merci’.
Non è questo il problema. Mi permetto di fare un paragone: non corriamo il rischio di credere che il problema, anche di produrre auto, è la velocità con cui i lavoratori le producono. Perché se poi produco le auto e rimangono nei parcheggi è la stessa cosa se io faccio andare veloci i treni e poi non vendo i prodotti che trasporto”.
La posizione del segretario Cgil nel 2019: ‘Errore aver bloccato le grandi opere’
Insomma un No al Tav inequivocabile, quello espresso da Maurizio Landini il quale, però, nel giro di pochi anni ha cambiato totalmente opinione. “La posizione della Cgil dice in modo molto esplicito che è un errore aver bloccato tutte le grandi opere, tutti i cantieri, così come sono stati fatti”, ha detto infatti il sindacalista di fronte alle telecamere di Sky solo pochi giorni fa. Posizione Si Tav rinforzata da un’altra recente intervista in cui Landini spiega che la decisione finale sul progetto dell’altà velocità Torino-Lione sarebbe stata rinviata a data da destinarsi da Salvini e Di Maio per mere “ragioni elettorali”. Insomma, M5S e Lega avrebbero rinviato la resa dei conti sul Tav a dopo le elezioni europee di fine maggio. Una decisione considerata “irresponsabile” da Landini.