Era stato il ministro dell’Interno Matteo Salvini a rilanciare nei giorni scorsi il tema della riapertura delle ‘case chiuse’. Il ministro aveva dichiarato di essere ancora favorevole alla legalizzazione della prostituzione per togliere alla criminalità un grosso introito economico ed eliminare il degrado aumentando anche la sicurezza sanitaria. Ma l’argomento non era compreso nel contratto di governo, ecco perché Salvini non ha voluto approfondire la questione preferendo rimanere nel campo delle opinioni personali. Ma, dalle ultime dichiarazioni del Movimento 5 Stelle, sembrerebbe che la proposta di regolamentare la prostituzione non sia così lontana dalle idee dei grillini.

I vertici del partito stanno infatti valutando l’idea di aprire sul blog una discussione tra gli iscritti, per chiedere un parere in proposito.

Intanto arrivano i primi consensi

L’argomento in questione sembrerebbe raccogliere i primi consensi. Il sottosegretario all’Interno Carlo Sibilia (M5S) ha affermato che parlarne non “farebbe assolutamente male”. Anche il sottosegretario alla Giustizia Vittorio Ferraresi ha sottolineato di non avere alcuna preclusione in proposito, ma che servirebbe una approfondita discussione, data la delicatezza del tema. Sergio Battelli, presidente della Commissione Politiche UE della Camera, ha ricordato che nel 2016 il Movimento si era già espresso a favore di una proposta di legge che regolamentasse la prostituzione per decapitare il fenomeno della tratta delle donne e garantirne i diritti.

Sembrerebbe perciò che i 5 Stelle abbiano intenzione di affrontare questo tema a 360 gradi, dando vita ad un dibattito sociale, politico e culturale all’interno del Movimento. Ecco perché è stato programmato alla Camera per venerdì 15 marzo un convegno del M5S dal titolo 'La schiavitù nascosta e il business della prostituzione'.

Ma c’è anche chi non è d’accordo

Nel Movimento c’è anche qualche voce critica. Fabiana Dadone, ad esempio, riconosce l’opportunità di un dibattito, ma si dichiara contraria alla riapertura delle case chiuse, perché negli altri Paesi europei che hanno adottato questa soluzione non si è assistito ad una diminuzione del fenomeno della criminalità collegata alla tratta degli esseri umani, ma - al contrario - ad un incremento.

Intanto la Lega è tornata alla carica con un disegno di legge firmato da Gianfranco Rufa e presentato al Senato lo scorso 7 febbraio. Il provvedimento vorrebbe abrogare i primi due articoli della legge Merlin per dare il via libera alla prostituzione nelle case private e istituire un registro, con l’obbligo di iscriversi per tutti quelli che vogliono esercitare questo mestiere.