'Salvini, sfigato: pubblica questa'. Il post è in bella mostra sull'account Twitter di Pierfrancesco Majorino, assessore alle politiche sociali del comune di Milano. Il riferimento è all'ennesima gogna social a cui il ministro dell'Interno ha posto stavolta Giulia Pacilli, rea di averlo contestato con tanto di cartellone durante la manifestazione antirazzista di Milano. "Meglio buonista e put.... che fascista e salviniana" è scritto sul cartello esposto dalla manifestante, foto che ha fatto bella mostra sul profilo Facebook di Matteo Salvini ed ha incassato circa 25 mila commenti.

In maggioranza si tratta di insulti sessisti, razzisti e vergognosamente volgari, ben oltre il limite di qualunque decenza. Oltretutto Giulia, 22enne di Vanzago (Milano) non è nuova a queste pubbliche esposizioni ed è già una sorta di 'star' sulla bacheca del vicepremier. Quando non era ancora ministro, nel febbraio dell'anno scorso, Salvini citò uno slogan di Giulia Pacilli sempre sulla pagina social: "Migranti non lasciateci soli con i fascisti' fu la sua frase esposta in una manifestazione successiva ai fatti di Macerata (dopo che il militante di estrema destra, Luca Traini, aprì il fuoco contro gruppi di migranti provocando 6 feriti). Anche in quella circostanza su esposta al 'fuoco incrociato' di centinaia di insulti.

La provocazione di Majorino

Prendendo spunto da quanto accaduto sul profilo FB del vicepremier, Pierfrancesco Majorino si schiera in difesa dell'attivista milanese. "Fa sempre il bulletto con le ragazze ed i ragazzi che lo criticano e li espone al fuoco di fila degli odiatori senza che si possano difendere. Fa come gli sfigati che se la prendono con i più piccoli", scrive l'assessore meneghino che invita dunque il mininistro a pubblicare anche il suo post.

L'autore della foto chiede la rimozione del post

Sulla questione è intervenuto anche Luca Cortese, autore dello scatto.

Il fotografo ha chiesto la rimozione del post al gestore della pagina Facebook di Salvini a causa dell'uso improprio della sua foto. "Se non ci saranno risposte, procederò per le vie legali". Anche Giulia Pacilli è intervenuta sulla questione, intervistata da Open. "Non pensavo che Salvini si prendesse la briga di condividermi di nuovo. Se fossi davanti a lui gli chiederei il perché, invece di occuparsi di ciò che è davvero importante per il Paese, preferisce fare i post su Facebook. Gli direi che nel 2019 le idee di odio contro cui abbiamo manifestato sono destinate a morire. Inutile che si ostini a fermare la Storia e voler tornare indietro". Relativamente al suo slogan, Giulia dice di aver fatto riferimento a quelli che sui social l'avevano definita 'put.... buonista'. "Volevo dire che non sono come quelli che mi hanno insultata e che questa gente non mi fa paura. Io vado avanti a sostenere una battaglia per i valori umanitari".