Vauro Senesi vuole uccidere Matteo Salvini. Ovviamente non è vero nulla, si tratta solo di una boutade, di uno scherzo messo in scena dal noto vignettista per polemizzare nuovamente con il suo avversario preferito: il leader della Lega. Reduce da una movimentata ospitata negli studi di Quarta Repubblica lunedì scorso, Vauro è voluto tornare sul tema immigrazione nel corso della sua rubrica La Zecca tenuta sul sito internet di Michele Santoro. In un video della durata di poco meno di cinque minuti, il disegnatore ha ironizzato sul fatto che gli inviati del talk show condotto da Nicola Porro avessero carpito, con una telecamera nascosta, giudizi non proprio benevoli degli immigrati nei confronti del Ministro dell’Interno.

Uno “scoop formidabile” secondo Vauro che, a quel punto, si è messo a fare l’elenco dei “sette modi per uccidere Salvini”. Una trovata ironica che non ha fatto ridere per niente il diretto interessato il quale, sulla sua pagina Facebook, ha bollato il suo storico nemico come uno “squallido personaggio che fa proprio schifo”.

La Zecca Vauro prende in giro il leader della Lega

Ma che cosa ha detto di tanto grave Vauro da scatenare la reazione così stizzita di Matteo Salvini? La Zecca di Michele Santoro, con la sua solita colorita gestualità, ha prima ricordato che uno degli immigrati ‘intervistati’ da Quarta Repubblica, nell’intento di “condannare il gesto criminale” compiuto dall’autista dello scuolabus in Lombardia, “ha detto ‘se proprio dovessi uccidere qualcuno non ucciderei mai dei bambini innocenti, ma ucciderei Salvini o qualcuno dei responsabili’”.

Una frase il cui senso sarebbe chiarissimo secondo Vauro e che non significa certo ‘ucciderò Salvini’. Lui ricorda di aver tentato di “far notare questa banale ovvietà” in studio, ma di essersi immediatamente ritrovato accusato di essere addirittura “complice del feroce assassino”.

‘Sette modi per uccidere Salvini’

Arrivati a quel punto, con una condanna per terrorismo già appiccicatagli addosso, al povero Vauro non è rimasto altro che immedesimarsi nel ruolo di assassino di Matteo Salvini.

La sua mente diabolica ha così elaborato sette diversi piani per farlo fuori. Piano 1: la “Nutella assassina” rubata al radical chic Nanni Moretti che ucciderebbe il goloso leghista con il colesterolo. Piano 2: il sabotaggio dei freni della ruspa salviniana la quale, però, risulta già “senza freni”. Piano 3: la “felpa fatale” con la scritta “aprite i porti invece di calci in c… ai clandestini”.

Piano 4: “uniforme killer”, ovvero una giacca della polizia cosparsa di polvere urticante. Piano 5: travestire un rom da poliziotto per rubargli lo smartphone a lasciarlo poi morire per “crisi d’astinenza da selfie”. Piano 6: “balls choc”, cioè far scoprire all’alleato di governo Luigi Di Maio di avere le palle per poterlo contrastare. Piano 7: il cosiddetto “piano del papà”, ovvero falsificare il certificato di nascita di Rami per far risultare Salvini suo “padre biologico” e costringerlo a prendere la cittadinanza egiziana. “A quel punto - conclude Vauro - il gioco è fatto, Salvini è egiziano ed è finita la pacchia”.