Che quella tra Lega e Movimento Cinque Stelle potesse essere una convivenza difficile era una cosa ampiamente preventivabile. In pochi avrebbero scommesso che si sarebbe potuti andare avanti per dieci mesi, ma a cementare due realtà fortemente eterogenee ci sono sempre stati due aspetti predominanti: un contratto sul programma firmato dalle due componenti e il rapporto personale abbastanza solido tra Luigi Di Maio e Matteo Salvini. Nelle ultime ore, però, sulla questione Tav sembra si sia arrivati ad un punto di screzio molto più avanzato, rispetto alle diversità di vedute ampiamente superate nei mesi scorsi.

Si, perché stavolta a pronunciare parole che non stemperano la tensione sono proprio i due leader Matteo Salvini e Luigi Di Maio che non rispondono alle consuete previsioni apocalittiche sull'esecutivo con la consueta pacatezza di chi garantisce che l'esperienza a braccetto e Giuseppe Conte premier proseguirà fino a fine legislatura. Una promessa a cui, in realtà, in molti non hanno creduto e che, a giudicare dagli ultimi sviluppi, potrebbe iniziare a vacillare.

Di Maio fa gli auguri alle donne

È un giorno particolare quello in cui Luigi Di Maio torna a parlare attraverso una conferenza stampa ufficiale. È l'8 marzo e Luigi Di Maio non ha mancato di rivolgere il proprio augurio personale ed istituzionale alle donne italiane per la loro festa.

Un sorriso tirato arrivato immediatamente dopo il pensiero rivolto per l'occasione speciale alle festeggiate è stato l'ultimo atto in cui il ministro del Lavoro è apparso disteso. Subito dopo si è buttato a capofitto nei discorsi che hanno riguardato l'attualità, ammettendo di aver convocato la conferenza stampa per parlare del tema che, in questo momento, sta monopolizzando le cronache politiche e che riguarda, in soldoni, i dissidi tra il Movimento Cinque Stelle e la Lega riguardo al "da farsi" sulla Tav.

Parole che parlano chiaro per Di Maio

Nelle parole del capo politico dei grillini si avverte per la prima volta un utilizzo dei termini che tendono a tirare una netta linea di demarcazione tra la Lega i suoi. Per la prima volta "noi" non corrisponde all'entità governo, ma al Movimento Cinque Stelle rivendicato come qualcosa di estraneo al Carroccio.

"In questo momento - ha detto- mi ha lasciato abbastanza interdetto che la Lega abbia addirittura messo in discussione il governo, legandolo al tema Tav". Mai uno strappo così netto si era avvertito all'interno della maggioranza e adesso si attendono sviluppi.

Ecco il video diffuso da Vista Agenzia Televisiva Nazionale: