Costi da capogiro quelli sostenuti dalla classe Politica italiana in merito all'acquisto di auto di stato, di lusso e ultra accessoriate. Si aggira, infatti, intorno ai 170 milioni di euro il nuovo budget stanziato per l'acquisto di 7.900 auto grigie e 380 auto blu. Si ricorda che la principale differenza tra le due tipologie di auto è la cilindrata: le auto grigie sono, infatti, inferiori a 1600, mentre le auto blu superano questa soglia. Entrambe le categorie possono essere, secondo definizione di legge, con o senza conducente.
168 milioni di euro in auto di stato
A fornire i dati sul noleggio delle auto è la Consip (centrale acquisti della Pubblica Amministrazione italiana). Noleggio, sì, perché per effetto di legge le pubbliche amministrazioni non possono comprare, né avere in leasing automobili di servizio, ma soltanto noleggiarle. I costi rispettivi, secondo l'ente, sarebbero di 120 milioni di euro per 7.900 auto grigie e 48 milioni per 380 auto blu.
Si attendono polemiche da parte dell'opposizione del governo Conte, in particolar modo dal PD e dalla stessa persona di Matteo Renzi, che aveva perpetrato una dura battaglia contro gli eccessi della classe politica e, in particolar modo, proprio contro lo sfruttamento delle auto di stato.
Aveva infatti messo all'asta su eBay 151 auto, tra cui una Jaguar e una Maserati.
Il bando della Consip era stato pubblicato poco prima di Natale, e prevedeva il noleggio a lungo termine di auto senza conducente, in sostanza le auto grigie, dichiarando che il valore complessivo era, appunto, di 120 milioni di euro; la commissione giudicherà l'idoneità delle proposte entro il 25 marzo.
Discorso a parte per quello che concerne le auto blu, la cui spesa (il bando era stato pubblicato ad ottobre) si aggirerebbe intorno ai 50 milioni di euro (48.550.350 euro).
Auto di stato di lusso e full optional
Secondo Quotidiano.net, sito che si occupa, tra gli altri argomenti, anche di motori, i modelli impiegati dalle pubbliche amministrazioni italiane sono tutt'altro che modesti.
I gusti dei politici italiani verserebbero primariamente sui modelli stranieri, contrariamente a quanto ci si potrebbe aspettare. In prima fila, infatti, BMW, Mercedes, Saab e Audi, seguite da modelli rinomatamente di lusso come Jaguar. Seguono poi case automobilistiche italiane di tutto rispetto come Fiat, Alfa Romeo, Lancia e Maserati.
Tutti i modelli si intendo top di gamma, con accessori esclusivi o addirittura di lusso. Si tratterebbe, infatti, di modelli ultra accessoriati, dotati anche di pneumatici particolarissimi e blindature. Beni, insomma, che viene naturale chiedersi se siano necessari, specialmente se confrontati con le abitudini dei leader politici di altre nazioni. Ricordiamo, infatti, che per i principali leader del Nord Europa e della Gran Bretagna recarsi al lavoro in autobus, in metro o in bici, è di prassi.