A Vittorio Feltri non può certo essere imputato di essere protagonista di una critica piatta e priva di mordente. I suoi editoriali su Libero regalano sempre tanti punti di discussione, considerato che il direttore ama esprimersi senza peli sulla lingua. Lo fa senza il timore di urtare sensibilità o di risultare antipatico. Particolarmente significativo è risultato il parere che ha dato sulla situazione di Roma. L'occasione è stata proficua per rendere pubbliche quelle che, definendole con un eufemismo, possono essere considerate le proprie perplessità sull'operato di Virginia Raggi e, allo stesso tempo, non ha mancato di tirare frecciate particolarmente dure a Luigi Di Maio, verso il quale continua a non essere tenero.
Si parte dai topi di Roma
La digressione politica di Vittorio Feltri, nel suo editoriale pubblicato da Libero anche nella sua edizione online, parte da un problema di natura quasi sanitario. Il riferimento va a quella che sarebbe una diffusione da record di ratti nelle strade di Roma. I topi, secondo il parere ironico del giornalista, troverebbero la loro naturale casa nella capitale "rassicurati dalla signora Raggi che li ospita graziosamente, guardandosi dal rendere loro una vita agra" .Feltri addirittura pone in risalto una statistica secondo cui, nella Capitale, ci sarebbero tre topi per ogni abitante. Nell'articolo si legge come i soli in grado di contrastare la diffusione dei topi sarebbero i gabbiani che, con il loro becco robusto, afferrano i sorci, li portano in alto e li lasciano cadere da cinquanta metri, facendo in modo che, cadendo da lì, finiscano per spiaccicarsi a terra, prima di papparseli quasi come fossero ostriche.
Ad avere la peggio, secondo Feltri, sarebbe però la situazione di Roma. "La Capitale - scrive - oltre ad essere una magna discarica è diventata così una sorta di macelleria all'aperto".
Feltri scettico sui conteggi
Feltri non manca di manifestare le proprie perplessità rispetto a quelli che sono i numeri che sono stati diffusi sulla presenza dei topi nella capitale.
"Come fanno - si chiede - i matematici a stabilire che a Roma bazzicano sei milioni di sorci?". Feltri con il proverbiale sarcasmo sottolinea come presto i cittadini potrebbero provare ad addomesticare le bestie, trasformandoli in animali da compagnia. Un'eventualità che addirittura, secondo il direttore, potrebbe essere applaudita da Virginia Raggi, destinata a sua volta a ricevere i complimenti del capo politico del Movimento Cinque Stelle Luigi Di Maio. Proprio nei confronti del Ministro arriva un commento ironico: "Vanta, con rispetto parlando, qualche somiglianza vaga con i topi".