Le prossime elezioni europee saranno per Forza Italia un passaggio cruciale. Lo storico partito fondato da Silvio Berlusconi ha ormai perso la leadership all'interno del centro-destra, scavalcato dall'onda della Lega guidata da Matteo Salvini. Affinché il futuro possa essere comunque roseo, il Cavaliere ha scelto di scendere in campo in prima persona per favorire un afflusso di consensi richiamati dal suo nome ed evitare che l'emorragia di voti possa proseguire. Il compito sarà arduo, ma lui non si dà per vinto e nonostante abbia oltre ottanta anni è apparso più carico che mai in tante trasmissioni televisive.

Particolarmente significativa è stata è la sua ospitata su La 7. Da ospite di Giovanni Floris e di "Di Martedì" ha avuto modo di ripercorrere una parte della sua storia politica, ma anche di dichiarare i propri intenti in vista del prossimo rinnovo del Parlamento Europeo.

Berlusconi scopre le carte in vista delle europee

Berlusconi, in vista delle prossime europee, ha inteso marcare le differenze tra se e gli sfidanti::"Tra me liberale e i comunisti c'è un divario invalicabile. Per loro lo Stato ha nei cittadini dei sudditi. Per noi i nostri diritti appartengono per natura. Lo Stato deve tutelare e garantirle e non ce li può togliere per nessuna ragione al mondo". Chiari anche gli intenti:"Bisogna cambiare la politica europea e unificare l'Occidente.

Un Occidente unito potrà resistere alla sfida espansionistica del comunismo cinese". E dinnanzi ad una battuta di Floris: "W la Merkel", risponde in maniera chiara: "Viva chi ha dentro di se il presidio della libertà, dei diritti della democrazia e dei valori della civiltà occidentale".

Berlusconi loda il suo operato da premier

Silvio Berlusconi, com'è noto, negli anni '90 scese di scendere in campo, tuffandosi nel mondo della politica. Una scelta rischiosa per un imprenditore di successo come lui, ma che lui ha sempre rivendicato come un atto dovuto per fermare l'avanzata dei comunisti. Più volte, invece, ha evidenziato come oggi il compito di movimenti come Forza Italia è quello di arginare l'avanzata di fenomeni di sinistra come il Movimento Cinque Stelle che, secondo il suo parere, rappresentano addirittura una minaccia peggiore di quella comunista.

Sollecitato da Giovanni Floris, ha avuto modo di sottolineare il mondo in cui vorrebbe essere ricordato: "Io vorrei essere ricordato semplicemente perché i miei governi sono stati meglio di qualunque altro governo nella storia della Repubblica e questo è importante". Parole che, naturalmente, desteranno diversi punti di vista e daranno vita ad opinioni positive e negative.