Le elezioni europee siano sempre più vicine. Si tratterà di una tornata elettorale che rappresenterà un passaggio cruciale per il futuro del Governo. All'indomani dei risultati probabilmente si conoscerà come si evolverà il futuro di un esecutivo che si regge su un "contratto" fra due forze particolarmente eterogenee. In molti ritengono che, nel prossimo futuro, la Lega tornerà a legarsi con Fratelli d'Italia, un partito ad essa molto più affine. L'attacco su Facebook che il Movimento Cinque Stelle ha riservato a Giorgia Meloni, leader di Fdi, non fa che acuire il sospetto che i rapporti tra i grillini e il Carroccio potrebbero essere davvero arrivati al capolinea.

La pagina ufficiale del partito pentastellato ha sferrato un vero e proprio attacco politico nei confronti di una figura come quella della Meloni, che sarà un'avversaria anche alle prossime europee.

Obbiettivo delegittimare la campagna elettorale di Giorgia Meloni

L'obiettivo del post pubblicato dalla pagina ufficiale del Movimento Cinque è, in un certo senso, delegittimare la posizione di Giorgia Meloni. La campagna elettorale di Fratelli d'Italia mira a portare delle rivoluzioni in Europa, ma i grillini puntano a renderla poco credibile, andando a ricordare alcuni episodi del passato politico della pur giovane leader, figura di primo piano nei Governi guidati da Silvio Berlusconi.

Elencati otto presunti "peccati" della Meloni

Sono otto i "peccati" politici che le vengono attribuiti. Nell'immagine pubblicata si sottolinea come, in vent'anni di politica, abbia contribuito a far entrare in vigore leggi come la Riforma Fornero e quella sul Legittimo impedimento. A ciò si aggiunge il Lodo Alfano, a tutela dell'impunità per le alte cariche dello Stato.Si passa poi a quello che sarebbe stato il taglio alle università per 1,4 miliardi di euro, quello all'istruzione in generale (8 miliardi) e lo scudo fiscale per il falso il bilancio.

Infine si fa menzione della responsabilità avuta nell'accordare fiducia alla "legge bavaglio" sulle intercettazioni e nell'approvazione della "svuotacarceri" che ha portato settemila detenuti in libertà.

La prima frase del post è piuttosto eloquente: "La Meloni chieda scusa agli Italiani". A ciò si aggiunge l'accusa di essere attualmente sia consigliere comunale a Roma, sia deputata, con conseguente altissimo tasso di assenteismo in Campidoglio (presente solo nel 15% delle sedute nel 2017, il 17% nel 2018 e il 10% nel 2019).