Alexandr Dugin è un controverso ideologo della Russia contemporanea, appartenente alla corrente filosofica e Politica del cosiddetto neo-eurasiatismo. Negli ultimi giorni si trovava in Italia, dove ha partecipato a diversi convegni e conferenze incentrate sulla riflessione intorno alla crisi della globalizzazione 'occidentalista' e sulla riscoperta delle tradizioni e delle identità culturali e nazionali. Su ciò, bisogna dire che il tour di Dugin ha causato anche diverse polemiche per via della presenza, tra gli organizzatori dei diversi convegni, di alcuni personaggi e associazioni legate al mondo della destra radicale e per le sue posizioni spesso vicine a determinati propri del fascismo.
L'opinione di Dugin sul Papa e il 'femminismo mistico'
Durante l'ultima conferenza del tour italiano, tenutasi a Udine, il discusso politologo ha detto la sua anche sull'operato di Papa Francesco. Più precisamente, rispondendo ad una domanda di un'ascoltatrice, Dugin ha dichiarato che si può ben parlare di una politica 'duale' da parte di Bergoglio. Difatti, secondo Dugin, Papa Francesco è un vero populista ed anticapitalista nell'America Latina, mentre in Occidente ha una politica considerata troppo filo-globalista. Inoltre, durante la conferenza, il pensatore russo ha avuto modo anche di parlare della sua idea di 'femminismo mistico', affermando che la donna costituirebbe un vero e proprio mistero divino.
I relatori della conferenza di Udine, da Fusaro a Chiesa passando per Labini
La tappa di Udine è stata organizzata e voluta dal poeta e filosofo Emanuele Franz. Pochi giorni prima dello stesso incontro, il noto teorico della comunicazione e linguista statunitense Noam Chomsky aveva rifiutato l'invito. Tale decisione di Chomsky aveva scatenato alcune discussioni online e non e, secondo alcuni opinionisti, essa era motivata dalla conoscenza della vicinanza alla destra radicale di alcune associazioni organizzatrici del convegno.
Secondo alcuni opinionisti di destra, la posizione dell'intellettuale sarebbe maturata a seguito di "pressioni" di una parte del mondo accademico.
Chi è Dugin
Come già ricordato, Dugin è il fondatore della corrente ideologica nota come 'neo-eurasiatismo'. Tale ideale si basa sul drastico rifiuto della modernità e della post-modernità occidentale.
Secondo diversi analisti ed opinionisti la sua teoria sarebbe una sorta di 'neofascismo russo' del XXI secolo e lo stesso pensatore neoeurasiatista ha parlato alcune volte della necessità di costruire un nuovo tipo di 'vero fascismo'.
Molte sono infatti le critiche piovute su Dugin dalle associazioni di sinistra. Il teorico russo è stato più volte accusato di 'filonazismo' e 'antisemitismo'. In una nota della Fiap rilasciata nel 2019 in seguito ad un evento - poi annullato - che lo avrebbe visto protagonista all'università di Messina, si legge: "Un personaggio inquietante che teorizza il cosiddetto neo-eurasiatismo, vale a dire la costruzione di un blocco politico e strategico imperniato sulla Russia in aperta antitesi ai valori dell’Occidente democratico e liberale - continua la nota - Nemico dichiarato di Israele, si nasconde dietro quell’antisionismo che, per molti elementi dell’estrema destra, serve spesso a celare un sostanziale antisemitismo.
Si richiama apertamente al filosofo razzista e fascista italiano Julius Evola e in Russia ha costituito gruppi politici denominati 'nazionalbolscevichi', il cui contrassegno era la bandiera del Terzo Reich con al centro lo stemma sovietico in versione nera, al posto della svastica".
Nota di correzione del 21/10/2021: Questo articolo è stato aggiornato in data 21 ottobre del 2021 per contestualizzare meglio la figura di Alexandr Dugin.