Il caso dell’indagine per presunta corruzione che sta coinvolgendo anche Luca Palamara, ex Presidente del Consiglio superiore della magistratura (csm) e attuale leader della corrente centrista Unicost, mette nuovamente al centro della polemica politica il Pd e alcuni suoi esponenti di spicco: i deputati Luca Lotti (ex Ministro e braccio destro di Matteo Renzi) e Cosimo Ferri (magistrato ed ex Sottosegretario alla Giustizia in quota Berlusconi del governo Letta). I due piddini, insieme a Palamara, avrebbero partecipato ad alcune cene ‘carbonare’ insieme ad alcuni consiglieri del Csm per ‘pilotare’, questa l’accusa dei pm di Perugia, le nomine del Consiglio presieduto attualmente da un altro Dem, David Ermini.
Per questo motivo Marco Travaglio decide di paragonare questa vicenda, bollata come Pd2, a quella appunto più nota della loggia massonica P2 di Licio Gelli, scoperta nel 1981.
Marco Travaglio: 'Era dal 1981 che non rotolavano tante teste al Csm'
Nel suo editoriale di giovedì 6 giugno pubblicato sul Fatto Quotidiano, il direttore Marco Travaglio punta il dito contro il Pd, paragonato alla P2 di Licio Gelli. In realtà, Travaglio cita le parole di un altro magistrato, non coinvolto nello scandalo Palamara, il leader della corrente progressista Area Giuseppe Cascini, il quale ha testualmente definito lo scandalo che coinvolge il Csm “come quello della P2”. Tesi sposata immediatamente da Travaglio, il quale ricorda come fosse dal 1981, anno in cui vennero rese note le liste con i centinaia di nomi degli iscritti alla P2 di Licio Gelli, “che non rotolavano tante teste al Csm”.
Sono ben cinque al momento i consiglieri dimissionari o autosospesi per aver presenziato a delle cene notturne a Roma, tenute segrete, con i già citati esponenti del Pd Cosimo Ferri e Luca Lotti, oltre al protagonista della vicenda Luca Palamara. Secondo chi indaga, i ‘magnifici sette’ avrebbero voluto scegliere i nomi dei colleghi nominati a capo di diverse procure italiane, tra cui quella di Roma.
‘Berlusconi e i gialloverdi non c’entrano nulla’
Insomma, secondo Marco Travaglio la “nuova P2” citata da Cascini sarebbero proprio Lotti e Ferri. Mentre stavolta Berlusconi non c’entra nulla, così come il governo gialloverde, mentre al contrario “c’entra solo il Pd”. Ma perché allora, si chiede polemicamente il giornalista, “del Pd non si parla e il Pd non parla?
”. E perché il segretario Dem Nicola Zingaretti non chiede ai due di dimettersi invece di “pigolare”? E ancora, perché i “giornaloni” non associano la “nuova P2” al Nazareno gridando allo scandalo? Travaglio passa poi in rassegna i recenti trascorsi giudiziari di Luca Lotti (Consip) e Cosimo Ferri (P3 e Calciopoli), non certo “due marziani insospettabili”. I due vengono anche accusati di aver tirato i fili della recente nomina alla presidenza del Csm del ‘compare’ di partito David Ermini. Nel calderone maleodorante del Pd, Travaglio evita di gettare solo Franco Roberti, ex procuratore antimafia e ora eurodeputato “indipendente” Dem, il quale “ha squarciato il muro dell’omertà e dell’ipocrisia, chiedendo la condanna politica di Lotti e Ferri”.