In occasione della prima puntata stagionale di "In onda" su La7, contenitore politico condotto da Luca Telese e David Parenzo, questo lunedì 1° luglio è stato ospite Pierluigi Bersani, deputato di Articolo Uno nel gruppo di Liberi e Uguali.

Bersani attacca il Governo sulla Sea Watch

Pierluigi Bersani ha iniziato affermando: "Siamo tutti comparse di un film che contrappone i duri sovranisti ai buonisti mollaccioni, imbastito per coltivare il problema dell'immigrazione e non per provare a risolverlo. E intanto mentre quei 40 naufraghi portati da una Ong ballavano nelle acque ne arrivavano 500 portati dagli scafisti.

Il salvinismo li ha tenuti lì in nome di quel film. Non solo c'è un reato di solidarietà ma anche un reato di naufragio. Se fai naufragio sappi che devi ballare per venti giorni in mare. Siamo arrivati a questo. Mi chiedo fino a quando gli italiani si faranno prendere in giro da questa tragicommedia sulla pelle dei poveracci. E mi chiedo quando chiederemo al ministro dell'Interno come intende risolvere sul serio il problema serissimo dell'immigrazione. Io ho varie risposte, ma con queste storie non si riesce nemmeno a parlarne perché il tema viene coltivato in nome del consenso. Gli italiani dopo un po' dovranno smascherare tutto questo".

Poi l'ex ministro ha proseguito: "Salvini non sta facendo il suo mestiere ma solo delle parate, lui dovrebbe scrivere una letterina all'Europa.

Dicendo che il nostro debito ce lo paghiamo noi, ma in Africa c'è una media di 23-24 anni, mentre qui è sopra i 40, così come ci sono differenze di temperature. Ecco, c'è un problemone strategico e strutturale: cara Europa ora troviamo una soluzione strategica insieme, altrimenti su un tema così io fare come De Gaulle, gli lascio la sedia vuota.

Si racconta l'Europa cattiva ma noi andiamo là solo per limare uno zero virgola sul deficit e non gli andiamo a dire che urge un progetto europeo per un fatto strutturale".

Aggiungendo: "Inoltre Salvini dica cosa fa per i 650.000 irregolari che girano per le nostre città e suscitano allarme. Lui ne ha aggiunti 40.000 togliendoli dagli Sprar e dai sistemi di accoglienza.

Fra essi ci sono 70-80 mila badanti e 130-150 mila che lavorano in agricoltura. Io non chiedo di fare una sanatoria ma di valutare ad uno a uno di regolarizzare e dare il timbro a quelli perbene. Così tiri via l'acqua buona da quello che invece può suscitare allarme. E lì io non sono buonista, non lo sono! Perché so che l'emigrazione è un fiume che scorre fangoso dove c'è dentro anche della delinquenza. Si pensi agli italiani: ci campa ancora Hollywood col fiume fangoso che portammo noi. Se serve si va anche col badile, ma prima occorre regolarizzare quelli puliti.Altrimenti fra un po' quando passa uno di colore, con dei ministri così, la gente si spaventa. Abbiamo un ministro che sta sdoganando le paure degli italiani, io lo chiamo 'Ministro degli esterni' perché non è mai in bottega ma sempre sui social e in TV.

Ma il successo di Salvini non è solo per l'immigrazione, ma perché ha incorporato Berlusconi su temi come tasse e grandi opere".

Bersani difende la 'capitana' della Sea Watch

Il deputato di Articolo Uno ha poi aggiunto: "Io non voglio eroi, noi si rischia di essere comparse di un film. Qui c'è un problema enorme che si chiama immigrazione, ma in Italia non si riesce a parlare di integrazione perché siamo arruolati in questo drammatico sceneggiato. Io ovviamente non sto con Salvini che è il responsabile di questa situazione, ma non ne usciamo facendo solo la tifoseria. Se la gente dà consenso alle idee di Salvini i cattivi pensieri diventano il senso comune e l'abitudine. Si pensi ai numerosi casi di razzismo ovunque in Italia (...) Al netto dell'incidente con la Guardia di Finanza io ritengo giusto quel che ha fatto Carola Rackete.

Ma non si possono fare dibattiti filosofici. E' ora di dire agli italiani che li stanno prendendo per i fondelli".

Infine Bersani ha parlato delle offese e delle minacce ricevute dalla Rackete al porto di Lampedusa: "E' grave che il Governo non abbia commentato questo fatto per evitare che si venga alle mani. Io lo dico chiaro, se ero lì davanti a quello che dice 'Ti stupro' mi scappa il cazzotto a me. Sicuro. Sì, lo voglio dire. Salvini stia attento perché se nessuno ci mette un argine, prima o poi si viene alle mani, lo dico io. Ci sono cose che non possono essere accettate. Le parole sono pietre e cambiano i pensieri. Altrimenti si sa dove si inizia ma non dove si finisce. Qui si sta passando il limite".