Carola Rackete, la comandante della nave Sea Watch 3 a piede libero nonostante sia indagata dalla Procura di Agrigento per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e violazione del codice della navigazione è oramai una vera e propria star mediatica.

Intervistata dal popolare settimanale tedesco "Bild", la 31enne tedesca si è appellata apertamente all'Unione Europea per sostenere la causa dei circa 500 mila migranti che attualmente, secondo molte organizzazioni umanitarie, stanno stazionando in Libia con la speranza di raggiungere il vecchio continente.

'L'Europa accolga i migranti che si trovano nei centri libici e i rifugiati climatici'

Il settimanale tedesco ha impostato una larga parte della discussione con la "Capitana" sul tema dei flussi migratori verso l'Europa. Carola Rackete sostiene che l'Unione Europea dovrebbe garantire al più presto l'accoglienza di tutti coloro che attualmente si trovano in Libia.

Tutti dovrebbero essere accolti al più presto indistintamente. Non solo coloro che scappano dalle guerre ma anche i cosiddetti "migranti economici" ed i "rifugiati climatici". Secondo la giovane comandante il numero di coloro che sono stati accolti fino ad ora è notevolmente più basso rispetto alle persone fino ad oggi assistite dal Libano, dalla Giordania o dai paesi del Nord Africa.

'L'Europa deve accettare di avere una responsabilità storica nei confronti dell'Africa'

L'Unione Europea, secondo Carola Rackete, ha una "responsabilità storica di accettare i rifugiati che non possano più vivere nei loro Paesi". Questo, secondo lei, non vale solo per coloro che attualmente sono nelle carceri libiche o nei centri gestiti dalle Nazioni Unite, ma anche e soprattutto per coloro che sono vittime dei collasso del sistema climatico.

Vi sono nazioni africane, secondo la comandante di Sea Watch 3, che hanno subito la distruzione della propria produzione agricola a causa dei paesi industrializzati, per cui chi vive in quei territori sarà obbligato a dover migrare per la propria sopravvivenza. Nel corso dell'intervista Carola Rackete non si esime dal commentare la querela depositata contro il Ministro dell'Interno Matteo Salvini.

Chiede apertamente al Ministro di cancellare tutti i post ed i commenti denigratori nei suoi confronti presenti nei suoi profili social.

Immediata, come prevedibile, la reazione del Segretario della Lega. In un post pubblicato successivamente alla diffusione dell'intervista si chiede ironicamente se "siamo alle comiche" di fronte alla richiesta della comandante di Sea Watch 3 di eliminare i contenuti che lei non gradisce dai suoi social network.