L'appuntamento è per le 13,30 di oggi, sabato 27 luglio, a Venaus e la parola d'ordine è "determinazione". Il corteo dei No Tav cercherà di raggiungere il cantiere di Chiomonte. "Pacificamente", come assicura l'attivista storico del Movimento No Tav Guido Fissore. C'è però un'ordinanza precisa del prefetto di Torino Claudio Palomba che vieta espressamente l'avvicinamento a una zona rossa ampliata, secondo le istruzioni della questura. New jersey e altri blocchi sono stati posizionati in un perimetro molto più ampio di quello riferito al cantiere per la costruzione della linea ad Alta Velocità Torino-Lione.

No Tav pronti a violare la zona rossa

E i limiti sono stati già violati nei giorni scorsi da alcune centinaia di attivisti, già subito dopo il discorso del presidente del Consiglio Giuseppe Conte che, due giorni fa, ha spazzato via ogni dubbio sulle intenzioni del governo rispetto alla prosecuzione del cantiere. L'annuncio che la Tav si farà ha riacceso i toni di una polemica che non si è mai spenta del tutto, che strisciava da sempre negli ambienti della maggioranza di governo come uno degli ostacoli insormontabili per la prosecuzione della legislatura.

E dunque il corteo si mette in marcia, con le sue varie componenti, come quella dei Verdi che parteciperanno al corteo, sempre in forma non violenta.

Ma gli ambientalisti non lesinano critiche all'indirizzo del Movimento 5 Stelle in particolare. E' il segretario nazionale Angelo Bonelli a intervenire sulla vicenda e a definire "tradimento" l'atteggiamento assunto dai grillini. "Di tutti i tradimenti grillini, quello sull'ambiente è il più drammatico", sostiene Bonelli assieme al commissario dei Verdi del Piemonte Tiziana Mossa, per la quale un'opera ritenuta inutile come la Tav ricada sulla pelle dei cittadini della Val di Susa.

Gli attivisti storici come Fissore non temono il blocco delle forze dell'ordine e per il corteo annunciano già che oltrepasseranno il limite posto a due chilometri dal cantiere. Neppure le previsioni meteo avverse sembrano scoraggiare gli animi più tesi. Sono previste piogge e temporali in Val di susa, ma il fronte No Tav marcerà ugualmente.

Il rischio di scontri o di azioni violente contro le forze dell'ordine pare esserci. Non lo nasconde il questore di Torino Giuseppe De Matteis, che teme l'infiltrazione di elementi estranei nel corteo per provocare e scatenare scontri con le forze dell'ordine schierate. E De Matteis sottolinea anche come e quanto sia difficile il terreno sul quale polizia e carabinieri si troveranno a lavorare.

No Tav, Salvini contro Toninelli: 'E' il ministro dei blocchi'

Non si tratterà di un corteo in ambito urbano, con la possibilità di gestire l'ordine pubblico con vie di fuga adeguate. In un terreno fatto per lo più di sentieri sterrati in alta montagna è possibile qualunque cosa. Il servizio d'ordine sarà imponente e il questore assicura che non saranno tollerati atti di violenza.

Un concetto espresso anche dal ministro dell'Interno Matteo Salvini, che sulla Tav non perde occasione per rintuzzare il collega alle Infrastrutture Danilo Toninelli. "Ministro dei blocchi" lo definisce Salvini che non digerisce la contrarietà dell'esponente pentastellato alla linea ad Alta Velocità Torino Lione.