Un lungo post su Facebook e il tentativo di spegnere le polemiche sul carabiniere ucciso. Così il presidente del Consiglio Giuseppe Conte interviene sul caso che sembra sempre meno di Cronaca Nera e più di Politica, che apre un nuovo fronte di lotta nella maggioranza di governo e un'aspra diatriba con le opposizioni, rischiando di offuscare il giorno di dolore per i funerali del 35enne vicebrigadiere Mario Cerciello Rega.

"Evitiamo di cavalcare l'onda delle reazioni emotive", è l'appello del premier Conte, che ieri pomeriggio è stato a lungo nella camera ardente allestita a Roma, a pochi passi dalla caserma dove prestava servizio il militare di Somma Vesuviana.

E Conte richiama i valori della civiltà del diritto e ricorda che la legislazione italiana in caso di omicidio volontario prevede come massima pena l'ergastolo, provando anche a smorzare la polemica tra i due vicepremier.

Carabiniere ucciso, per Di Maio la priorità è la sicurezza nelle grandi città

Ieri Luigi Di Maio ha lanciato una sorta di richiamo all'ordine per il collega Matteo Salvini, dicendo senza mezzi termini che la questione sicurezza nelle grandi città come Roma è prioritaria. A tal proposito il Presidente del Consiglio, sempre nel lungo post su Facebook, spiega di aver avuto un lungo colloquio con i vertici di Carabinieri e Forze Armate "anche al fine di valutare misure di prevenzione sempre più efficaci - scrive Conte - in modo da evitare che delitti così efferati abbiano a ripetersi".

Non è l'unico motivo di polemica che fa da strascico alla tragica fine del carabiniere Cerciello Rega. Per tutta la giornata di ieri in Italia, e non solo, ha tenuto banco la discussione sulla pubblicazione di una foto che ritrae uno dei giovani americani arrestati per il delitto, a capo chino, con una benda sugli occhi e le mani legate dietro la schiena.

Un "fatto gravissimo", come lo ha definito il comandante generale dell'Arma Nistri, che ha chiesto una rapida verifica sull'autore e sul divulgatore dello scatto rubato durante l'interrogatorio del giovane. I responsabili sono stati già individuati e sottoposti a procedimento disciplinare, in attesa che anche i risvolti penali si dispieghino.

Ma quello scatto fa parte anche dell'"onda emotiva" richiamata da Conte nel suo post.

Carabiniere ucciso, è polemica sulla foto di uno degli arrestati legato e bendato

L'ex presidente del Senato Piero Grasso, con un lungo corso in magistratura anche nel pool antimafia che arrestò Provenzano, sempre via social ha condannato senza mezzi termini quella foto, ricordando come proprio da magistrato che catturò il più potente dei capimafia, nel corso dell'interrogatorio si preoccupò di fornire tutta l'assistenza necessaria all'oramai detenuto Provenzano.

"Infanga tutta l'Arma" conclude Grasso, che però non trova sponda nel Ministro dell'Interno Matteo Salvini, che sempre via Facebook risponde pubblicando la stessa foto, ma con una didascalia di segno completamente opposto: l'unica vittima è il carabiniere ucciso, rimarca Salvini, scatenando sui social l'immancabile partito dei favorevoli e contrari.

E le posizioni sono nette anche nella rappresentanza politica. Il Pd, attraverso il capogruppo al Senato Andrea Marcucci, definisce lo scatto "un orrore che ci porterà in Sud America", riferendosi ai modi spicci delle forze di polizia in alcuni Paesi del Sud America. Ma è ancora il premier Conte a voler gettare acqua sul fuoco e lo ha fatto ieri lasciando la camera ardente del vice brigadiere Cerciello Rega: "Questo è il momento della commozione e di stare vicino alla famiglia".

Oggi alle 12 i funerali di Stato nella chiesa di Somma Vesuviana, dopo appena un mese e mezzo fa il 35enne carabiniere aveva sposato in alta uniforme Rosa Maria Esilio. Così ha deciso la famiglia. Nel comune alle falde del Vesuvio sono attesi i due vice premier Salvini e Di Maio e il presidente della Camera Roberto Fico.