Giuseppe Conte è salito al Quirinale e ha ricevuto dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, l’incarico di formare il nuovo governo. Stavolta non più gialloverde, con il M5S insieme alla Lega, ma giallorosso, con il Pd in sostituzione del partito di Matteo Salvini. A parte l’opposizione politica di centrodestra, quasi tutti hanno accolto la notizia con sollievo. A cominciare dai tanto temuti Mercati. Ma manifestazioni di lode per il nuovo esecutivo, soprattutto nei confronti della figura del Premier incaricato Giuseppe Conte, sono arrivate anche dall’estero, come nei casi dei massimi rappresentanti dell’Ue, del fondatore di Microsoft Bill Gates e, fatto più importante, dal Presidente Usa Donald Trump.
Questo coro di giubilo per il Conte bis non vede però tra i suoi protagonisti la giornalista italiana Lucia Annunziata. La conduttrice Rai, nota per le sue posizioni ‘di sinistra’, si scaglia contro il Conte bis, definendo il Presidente del Consiglio una ‘figura debole’. Un livore quasi inspiegabile nei suoi confronti.
Lo sfogo della Annunziata contro Giuseppe Conte
A Lucia Annunziata occorre un interminabile editoriale, pubblicato sull’Huffington Post, giornale da lei diretto, per manifestare tutta la sua ferma contrarietà alla nomina di Giuseppe Conte Presidente del Consiglio incaricato, decisa dal Capo dello Stato. Solo alla fine del lunghissimo pezzo, in stile Eugenio Scalfari, la Annunziata ribadisce la sua contrarietà all’accordo tra M5S e Pd.
Lei avrebbe di gran lunga preferito il ritorno al voto per fare chiarezza, anche se questa decisione avrebbe “sicuramente”, lo ammette lei stessa, consegnato la vittoria su un piatto d’argento a Matteo Salvini. Ad ogni modo, l’attenzione della Annunziata è concentrata soprattutto sulla figura di Giuseppe Conte, bollato come “Avvocato del declino” già nel titolo del pezzo.
Ma Conte, secondo la conduttrice di In Mezz’Ora, sarebbe anche una “figura debole”, ricoperta da “un’aurea di gloria” negli ultimi tempi solo per colpa del “senso degli italiani per il potere”.
‘Conte piccolo Napoleone’
Insomma, un personaggio insignificante, ritrovatosi a ricevere il suo secondo incarico da leader di Palazzo Chigi proprio “come fosse un Andreotti qualunque”.
Conte, prosegue Lucia Annunziata, si è ritrovato a diventare, da “sconosciuto avvocato” quale era, “protagonista di una favola”. Come un rospo che si trasforma in principe dopo essere stato baciato da una principessa. Solo che in questo caso, ironizza la giornalista, si trattava di un principe (il leader M5S Luigi Di Maio) che gli avrebbe “messo a disposizione un partito”. Dunque, Giuseppe Conte viene ormai descritto come un “piccolo Napoleone”. Unico autore del Conte bis, poi, sarebbe il capo della comunicazione del Premier, Rocco Casalino. Un uomo, l’avvocato pugliese, dal “tiepido carisma” e dotato di “mancanza di ideologia”. Due ‘qualità’ che lo hanno portato a trasformarsi nel “perfetto strumento per il nuovo passaggio politico che l’Europa e le classi dirigenti euronazionali vogliono per l’Italia”.