"Il governo si arresta qui". Il premier Giuseppe Conte, durante il suo lungo discorso al Senato, ha annunciato la propria decisione di dimettersi e ha spiegato che, dopo aver ascoltato il dibattito delle diverse forze politiche in Aula, sarebbe salito al Colle. E, così, è stato. Il presidente del Consiglio ha criticato pesantemente la scelta del ministro Salvini di provocare una crisi, compromettendo irrimediabilmente l'azione di governo. Poi in serata Conte si è recato al Quirinale dal presidente Mattarella per rassegnare anche formalmente le dimissioni.

Anche gli occhi della stampa estera, in queste ore, sono puntati sulla Politica italiana.

Il discorso di Conte

Il premier Giuseppe Conte, oggi pomeriggio, all'ingresso dell'emiciclo di Palazzo Madama ha dispensato sorrisi e non ha negato una stretta di mano neppure al ministro dell'interno Matteo Salvini. Poco dopo, però, nel suo lungo discorso ha attaccato pesantemente il suo vice leghista e snocciolando un lungo elenco di recriminazioni lo ha 'inchiodato' alle sue responsabilità: "Aprire la crisi ad agosto - lo ha ammonito - è un atto di imprudenza istituzionale",

Il presidente del Consiglio ha esordito dichiarando che la decisione della Lega di ritornare al voto è "oggettivamente grave". Poi, dopo aver accusato il ministro Salvini di ricercare semplicemente "interessi personali e di partito", Conte, tra applausi e qualche fischio, ha elencato i diversi rischi per il Paese sottolineando che le elezioni in autunno potrebbero portare all'esercizio provvisorio.

"Far votare i cittadini - ha precisato - è l'essenza della democrazia, ma sollecitarli a votare ogni anno è un comportamento da irresponsabile".

Giuseppe Conte ha colto l'occasione per rivendicare i meriti del suo esecutivo e per togliersi diversi "sassolini dalle scarpe". Al leader della Lega, il premier non ha perdonato la decisione di non voler riferire in Aula sulla questione dei fondi russi, ma anche di convocare - in maniera del tutto autonoma - un tavolo con i sindacati e persino la sua "abitudine" di utilizzare durante i comizi (e non solo) simboli religiosi.

Un segno, questo - secondo il titolare di Palazzo Chigi - di "incoscienza religiosa". E pazienza, se negli stessi momenti, Salvini, scuoteva la testa e sgranava il rosario. Nel giorno delle sue dimissioni, Conte, ha rimproverato anche gli "amici" pentastellati e li ha biasimati per essersi fatti condizionare dai sondaggi.

La fine del governo Conte sui giornali stranieri

Le comunicazioni del presidente Giuseppe Conte sono state seguite dal tradizionale dibattito in Aula. Il primo a prendere la parola è stato il ministro Matteo Salvini che, dopo essersi spostato dai banchi dell'Esecutivo a quelli del gruppo della Lega, ha replicato secco a Conte. "Mi dispiace che mi abbia dovuto mal sopportare per un intero anno". Poi, sorpreso di essere stato definito autoritario e pericoloso, il leader del Carroccio ha puntualizzato che per "raccogliere tutta quella sequela di insulti" sarebbe bastato il "Saviano di turno" o un "Renzi". Poi, dopo aver ribadito la sua volontà di andare alle urne, ha concluso dicendo di non aver paura del giudizio degli italiani.

Il discorso del premier Conte (così come la risposta di Salvini), e la relativa salita al Colle per le dimissioni (culminata con un colloquio serale di circa 15 minuti tra il presidente del Consiglio e Mattarella) sono stati seguiti con attenzione anche dalla stampa estera. La crisi di governo italiana - e la sua evoluzione (domani, il Capo dello Stato inizierà le consultazioni) sta riempiendo anche le prime pagine dei principali quotidiani stranieri.

Tutti - dalla BBC al quotidiano spagnolo El pais - oltre ad annunciare le dimissioni del premier, hanno posto l'accento anche sulla dura requisitoria contro il ministro Salvini.

The Daily Telegraph ha intitolato "Italy's prime minister Giuseppe Conte announces his resignation as political crisis deepens" ricalcando la Frankfurter Allgemeine Zeitung ("Italiens Ministerpräsident Conte kündigt Rücktritt an") e Le Monde ("En Italie, le président du conseil, Giuseppe Conte, annonce sa démission").