La nave da soccorso Open Arms, gestita dalla Ong spagnola "Proactiva open arms", da quattordici giorni in attesa di ricevere l'autorizzazione per lo sbarco di circa 150 migranti raccolti a poche miglia dalle coste libiche, al momento rimane al largo di Lampedusa.

A seguito della sentenza del Tar del Lazio che ha accolto il ricorso dell'Ong e dei provvedimenti dei ministri del Movimento Cinquestelle, Elisabetta Trenta e Danilo Toninelli la nave è entrata nelle acque italiane, ma al momento non ha il permesso di sbarcare perché l'autorizzazione in tal senso può arrivare solo dal Ministero dell'Interno e, dunque, il nulla osta deve arrivare da Matteo Salvini.

Sono sbarcate nella serata di ieri solo nove persone per motivi di salute

Solo nove persone sono scese dall'imbarcazione spagnola a seguito dei gravi problemi di Salute per cinque di queste che sono sbarcate insieme ai familiari presenti sul natante. Sono stati tutti trasbordati da una motovedetta della Guardia di Finanza. La sorte di tutti gli altri migranti adesso dipende dal braccio di ferro all'interno delle due componenti del governo, in rotta di collisione dopo la richiesta di Matteo Salvini di terminare l'esperienza e tornare a nuove elezioni.

Il Vice Presidente del Consiglio e segretario della Lega ha dichiarato di voler mantenere la linea dura della chiusura dei porti, e la "lettera aperta" inviatagli ieri dal premier Giuseppe Conte che richiedeva in sostanza di rivedere la sua decisione, al momento sembra non aver ottenuto l'effetto sperato.

Le pesanti accuse dell'Ong 'Proactiva open arms' lanciate sui social

Questa situazione di stallo è stata commentata polemicamente dai portavoce dell'Ong avente sede a Barcellona che dal profilo ufficiale Twitter hanno chiesto polemicamente "Cosa aspettano ad autorizzare lo sbarco di tutte le persone a bordo" ribadendo che a bordo di Open Arms l'emergenza medica rischia di diventare insostenibile.

La chiusa del post, a commento di questa situazione, è durissima: "Quanta crudeltà".

I vertici dell'Ong con questo comunicato cercano di andare in pressing sul presidente del Consiglio Giuseppe Conte, sperando che riesca a trovare una soluzione celere per poter far sbarcare i migranti che hanno trovato soccorso due settimane fa.

La speranza è che si riesca, anche magari sfruttando la crisi di governo voluta da Matteo Salvini, ad ottenere l'autorizzazione a sbarcare al più presto nel porto di Lampedusa, dopo il diniego dei giorni scorsi da parte di Spagna e Malta. La partita, come ricorda "Il Giornale", si gioca tra Palazzo Chigi ed il parlamento, ove si terrà nei prossimi giorni il "redde rationem" tra la Lega ed il presidente del Consiglio.