L’epopea di Matteo Salvini al Ministero dell’Interno si è conclusa da pochi giorni. Il leader della Lega, fautore della linea dura contro l’immigrazione clandestina (decreti sicurezza e porti chiusi), è stato sostituito al Viminale da Luciana Lamorgese. L’ex prefetto di Milano, considerata l’unico ‘tecnico’ all’interno del governo Conte 2, già in passato a più riprese aveva parlato dell’accoglienza e dell’integrazione come unici metodi validi per fronteggiare l’arrivo di migranti in Europa. Una linea decisamente più morbida rispetto a quella tenuta dal leader leghista, il quale non si è fatto scrupolo nel lasciare per giorni centinaia di naufraghi in balia delle onde sulle imbarcazioni delle Ong.

Ora che la Lamorgese ha preso il suo posto, le organizzazioni umanitarie si aspettavano immediatamente un cambio di atteggiamento nei loro confronti. Ma le loro aspettative, almeno per il momento, sono state deluse. La nave Alan Kurdi della Ong tedesca Sea Eye, infatti, ha chiesto lumi sulla validità del decreto Salvini, ricevendo dal Viminale una risposta secca: ‘Più umanità, ma i porti restano chiusi’.

Il Ministero dell’Interno risponde alla Ong Sea Eye

Migranti, il nuovo Ministro Lamorgese frena: Più umanità ma i porti restano chiusi’. È questo il titolo dato dal quotidiano Il Messaggero ad un articolo pubblicato nella giornata di venerdì 6 settembre. In realtà il virgolettato attribuito alla neo titolare del Viminale non corrisponde ad una intervista vera e propria all’ex prefetto meneghino.

Il giornale romano racconta, infatti, che la nave Alan Kurdi della Ong tedesca Sea Eye, da giorni bloccata nel Mediterraneo nei pressi delle acque territoriali di Malta, ha chiesto notizie sulla validità in Italia del decreto sicurezza firmato da Matteo Salvini. Gli umanitari tedeschi sono però rimasti letteralmente stupiti dalla risposta ricevuta dai collaboratori della Lamorgese.

“Il Ministero ci ha confermato - ha riferito polemicamente la Ong - che anche questo esecutivo mantiene una posizione di fermezza contro gli sforzi di salvataggi di civili”.

Più umanità verso i migranti ma chiusura dei porti confermata

Insomma, detto in parole povere, i porti italiani restano ancora chiusi alle Ong che soccorrono migranti in mare.

Come si è visto, non si tratta di una dichiarazione diretta di Luciana Lamorgese, ma comunque di fonti ufficiali all’interno del Viminale. Quello che al momento il successore di Matteo Salvini può assicurare è solo il ricorso ad una maggiore umanità, ma bisogna comunque fare i conti con l’opinione pubblica italiana, in stragrande maggioranza favorevole, anche tra le fila del M5S, alla linea dura salviniana sui migranti. Per questo la Lamorgese non può buttare nel cestino di punto in bianco i decreti sicurezza riaprendo i porti alle Ong. Lo scopo del nuovo corso del Viminale sarà, invece, quello di fare pressione sugli altri partner europei allo scopo di giungere ad una revisione totale del Trattato di Dublino che impone al Paese di primo approdo di tenersi i migranti che sbarcano.