Marco Travaglio ha, come al solito, affidato il proprio pensiero alla prima pagina de Il Fatto Quotidiano per manifestare poco gradimento nei confronti di quelle che sono state le parole del neo Ministro dei Trasporti Paola De Micheli. In un'intervista a La Stampa, l'esponente del Partito Democratico si era espressa su quello che sarebbe stato il programma del suo Ministero. Tra le parole che hanno maggiormente urtato il Movimento Cinque Stelle ci sono state quelle in cui ha sottolineato che la linea programmatica relativa alle concessioni autostradali sarebbe stata quella di "revisione" e non "revoca" ad Atlantia, come da tempo nelle intenzioni grilline.

Travaglio è stato particolarmente critico nei confronti della De Micheli su diversi aspetti, a partire dalle dichiarazioni d'intenti che avrebbero fatto arrabbiare i grillini e per finire a invasioni di campo che il giornalista associa quasi a quelle di Salvini.

Travaglio bacchetta la De Micheli

Secondo il giornalista, infatti, il neo Ministro dei Trasporti sarebbe reduce da quella che può essere considerata un'imbarazzante esperienza da "commissario alla ricostruzione del Centro Italia". Addirittura Travaglio paragona il fatto che gli sia stato affidato quel tipo di compito ad un'altra sciagura per le popolazioni terremotate, quando sottolinea "come se a quella povera gente non fosse bastato il terremoto".

L'origine emiliana della De Micheli induce Travaglio anche a lasciarsi andare a considerazioni che lo portano a sottolineare come "sembrerebbe sempre in procinto di impugnare il mattarello e tirare la pasta ai tortellini".

Ciò che, però, potrebbe in un certo senso aver urtato il Movimento Cinque Stelle sarebbero state le parole rilasciate nell'intervista in cui delinea campi d'azione e prospettive, senza sottostare a quella che è una logica prioritaria grillina.

La De Micheli, infatti, ha messo in chiaro che, da ora in avanti, nessun ostacolo politico ci sarà per i cantieri. E i riferimenti fatti a Tav, Gronda ed Atlantia non avrebbero fatto fare i salti di gioia all'ala pentastellata dell'esecutivo (e non solo) che, com'è noto e come viene sottolineato dall'editoriale, subordina ogni decisione sulle opere a "serie analisi degli impatti sociali ed ambientali".

Travaglio sottolinea invasioni di campo del neo Ministro

Allo stesso modo Travaglio mette in risalto come dalla De Micheli siano arrivate parole anche su Alitalia, di competenza del Mise, sulla Libia che spetta al Ministero degli Affari Esteri, sui migranti e sul dl Sicurezza (questioni che toccano al Viminale).

Invasioni di campo che avrebbero generato irritazione in Conte che – sottolinea il giornalista – "s’era appena liberato dell’onniministro Cazzaro e se ne ritrova un altro in gonnella".

Evidente il riferimento a Salvini. Travaglio conclude poi citando la De Micheli che ha sottolineato come, andando avanti, così si potranno fare molte cose buone per il Paese: "No cara - tuona il giornalista- se vai avanti così, non arrivate a fine mese".