Matteo Salvini, da ospite della trasmissione Rai Tg2 post, è stato protagonista di un confronto dialettico particolarmente acceso con il giornalista di Repubblica Carmelo Lopapa. Il Ministro dell'Interno uscente è apparso particolarmente infastidito dalle considerazioni del suo interlocutore, che gli faceva notare per quale motivo l'attuale governo Conte bis potesse essere legittimato almeno quanto quello gialloverde. A partire dal fatto che, alle ultime politiche, il Partito Democratico ha preso più voti della Lega. Un punto di vista che Salvini ha provato a spazzare vie con i suoi dati e con un attacco indirizzato a Repubblica, reo di essere un giornale che va contro di lui.

Lopapa: 'Pd ha preso più voti della Lega'

Matteo Salvini, senza mezzi termini, ha più volte sottolineato come l'esecutivo giallorosso sia sia formato con una sorta di "manovra di palazzo" da parte di chi avrebbe interesse a mantenere saldo il suo posto su certe poltrone. Interpellato dal giornalista Lopapa di Repubblica non è sembrato gradire la domanda che gli veniva posta sul perché, eventualmente, l'esecutivo gialloverde si dovesse ritenere legittimato degli italiani rispetto al Conte bis.

In particolare fa riferimento al fatto che la Lega avrebbe abbandonato Fratelli d'Italia e Forza Italia, prendendo altre strade. "Lei - evidenzia il giornalista - si presenta con una coalizione di centro-destra, che poi tradisce, abbandona ad un governo altrettanto anomalo con i Cinque Stelle.

Le ricordo che il Pd ha preso più voti della Lega alla politiche, fanno i testo i dati delle politiche e non le europee".

Salvini si scaglia anche contro Repubblica

Salvini, evidentemente, infastidito dalle notazioni fatte da Lopapa inizia a rispondere con polemico sarcasmo: "E l'uomo non è mai sbarcato sulla Luna e la terra è piatta.

Usi adeguatamente le parole". Non mancano, inoltre, gli attacchi diretti a Repubblica: "Lei scrive per un quotidiano che si alza la mattina pensando come insultare Salvini".

Il leader della Lega, incalzato dall'interlocutore, rincara la dose evidenziando i fallimenti elettorali dei dem: "Il Pd ha perso negli ultimi due anni tutte le elezioni fatte in Italia.

Gli italiani hanno bocciato il Pd in qualunque sfida elettorale. Risultato: se lo trovano al governo. Le pare normale?".

E non manca la frecciata rispetto a quelli che sarebbero i dissidi interni all'interno del maggiore partito di centro-sinistra italiano, secondo l'ex numero uno del Viminale messi da parte in nome di un interesse comune legato al mantenimento degli scranni parlamentari. "Contano - tuona Salvini - cento senatori che non vogliono mollare la poltrona e che si odiano gli uni con gli altri, ma che sanno che alle elezioni gli italiani li manderebbero a casa. Questa, per Repubblica, è una grande operazione di democrazia".