Dopo Vittorio Sgarbi e il leghista Gianmarco Centinaio, tocca a Vittorio Feltri attaccare il M5S sul tema dell’evasione fiscale. La notizia della condanna per evasione subita dal suocero del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, peraltro nota da mesi, ha scatenato gli avversari del governo giallorosso. Il direttore editoriale del quotidiano Libero, ospite de L’aria che tira su La7, ha commentato il titolo scelto dal suo giornale che tratta proprio del suocero di Conte, aggiungendo anche l’incitazione di Sgarbi al Premier di “dare l’esempio” mettendo in galera il padre della sua compagna Olivia.

Feltri, in modo provocatorio, aggiunge che “secondo la logica dei grillini” Paladino dovesse veramente andare in carcere, mentre lui ovviamente non è d’accordo.

Vittorio Feltri a L’aria che tira: ‘Questo governo andrà a farsi benedire’

Collegato in video con lo studio de L’aria che tira nella puntata di martedì 22 ottobre, Vittorio Feltri viene sollecitato dalla conduttrice Myrta Merlino a dire la sua in merito alle fibrillazioni interne al governo Conte che stanno accompagnando l’iter della manovra finanziaria. “Tutto normale o c’è qualcosa che non quadra a tuo parere?”, gli offre l’assist la bionda giornalista. “A mio parere non quadra niente - è lesto a mettere in porta il pallone il direttore - però non è la prima volta che accade, un caos come questo non è una novità assoluta.

Ma in questo caso rimaniamo tutti in attesa di una chiarificazione che non ci sarà - aggiunge poi sconsolato - continueremo ad andare avanti nella più totale incertezza finché anche questo governo andrà a farsi benedire. E mi auguro che ciò accada presto”, aggiunge Feltri sibillino.

Il direttore di Libero: ‘Il suocero di Conte sarà pure un paladino ma è sempre un evasore’

A questo punto, la Merlino mostra in diretta la prima pagina di Libero. Il titolo non lascia troppo spazio alla fantasia. ‘I parenti sono serpenti, il suocero di Conte condannato per evasione - titola a lettere cubitali il quotidiano - Cesare Paladino, patron di un lussuoso hotel a Roma, non versò al Comune due milioni di tassa di soggiorno.

Sgarbi: Il premier dia l’esempio, lo arresti’. A parte l’omissione sul fatto che Paladino abbia patteggiato la pena, secondo Vittorio Feltri si tratta di un “titolo che riflette la realtà, non è che ce lo siamo inventato”. Il direttore non ricorda il nome del suocero di Giuseppe Conte, la Merlino gli dà una mano e lui si fa scappare una battuta: “Sarà pure un paladino, ma è sempre un evasore perché non ha versato due milioni di tassa di soggiorno”. Quindi, aggiunge affondando il coltello nella piaga, “stando alle regole che questo governo vorrebbe darsi, questo signore doveva andare leggermente in galera. Cosa che io riterrei ingiusta. Ma secondo la logica dei grillini e di gente di quel tipo, invece, per una cifra del genere bisognerebbe sbatterlo in galera e poi riaprirla chi sa quando”.