Ancora polemiche interne alla maggioranza, ancora diverbi tra il Movimento Cinque Stelle e Italia Viva di Matteo Renzi e, nelle ultime ore, anche la diatriba con il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Insomma, è una partita tutti contro tutti, quella che si sta giocando tra le forze politiche alla guida del governo giallorosso in un'atmosfera in cui di quella collaborazione tanto desiderata dal premier non c'è neppure l'ombra. In un articolo postato sul Blog delle Stelle, i grillini si appellano alle promesse fatte a quella larga parte dell'elettorato italiano che, nelle precedenti elezioni politiche del marzo 2018, hanno consegnato il Movimento Cinque Stelle al governo, riponendo in esso tutta la loro fiducia.

E sulla base di questa fiducia, i pentastellati hanno sempre dichiarato di voler portare avanti un'azione di governo nettamente diversa rispetto a quella messa in atto dai partiti precedenti, in primo luogo la lotta all'evasione.

'Senza il voto del Movimento Cinque Stelle non si va da nessuna parte'

Se è vero che l'esecutivo presieduto dal premier Giuseppe Conte mostra compattezza circa l'obiettivo di condurre una vera e propria battaglia contro l'evasione fiscale, è altrettanto vero che i modi attraverso i quali si vuole guerreggiare sono pressoché differenti. Ecco allora che i toni si alzano, le diversità di vedute diventano sempre più evidenti e che "senza il voto del Movimento Cinque Stelle non si va da nessuna parte".

Sì, perché ciò che i grillini ribadiscono nel loro blog è un'inversione di rotta nel modo di governare: non più uno Stato forte con i deboli e debole con i forti, ma uno Stato sempre schierato "dalla parte di chi non ce la fa, di chi non è mai stato ascoltato".

E poi l'affondo nei confronti del premier. In merito alle proposte contenute nella manovra finanziaria, il Movimento Cinque Stelle afferma che "dal tetto al contante alla multa sul Pos, saremmo d'accordo se queste rappresentassero delle vere misure anti-evasione".

Tuttavia, il rischio è che l'inserimento di queste misure non solo non permetta il recupero delle risorse necessarie allo Stato - si legge nel post - ma soprattutto rappresenta un rischio troppo alto per un governo che si verrebbe a trovare sulla stessa linea di quelli precedenti, convinti che commercianti e imprenditori fossero i soggetti da cui partire per contrastare l'evasione fiscale.

Dunque, sì alle misure anti-evasione, ma con un atteggiamento e un approccio culturali profondamente diversi. "Per il Movimento Cinque Stelle" continuano i grillini, "la lotta all'evasione si deve fare bene, colpendo i pesci grossi, inserendo per loro il carcere, la confisca di ciò che hanno sottratto allo Stato".

L'avvertimento al premier

I pentastellati ribadiscono la loro massima fiducia tanto nel governo quanto nel Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, cogliendo l'occasione di ringraziarlo per aver difeso "a spada tratta" Quota 100, "ma siamo in una Repubblica parlamentare, dove è il Parlamento a decidere e, perciò, riteniamo opportuna la convocazione di un vertice di maggioranza per lavorare alle intese che ancora non ci sono. Se dovessero mancare delle risorse siamo pronti a metterci al tavolo e proporre nuove coperture".