Comico contro comico, ma non in una gara per vedere chi tra i due sia più bravo a strappare una risata. Lino Banfi, l'attore pugliese 83 enne, noto per il personaggio di 'nonno Libero' della fiction Rai 'Un Medico in famiglia', ha infatti mal digerito l'ultima boutade di Beppe Grillo.
Il fondatore, oggi 71 enne, dei Cinque Stelle, movimento che ha appena festeggiato i dieci anni di vita, aveva lanciato nei giorni scorsi la provocazione di non far più votare gli anziani. Lino Banfi, che proprio dai grillini è stato nominato lo scorso inverno nonno ambasciatore Unesco, tra polemiche e canzonature, questa volta non ha approvato affatto la linea del fondatore del M5S.
A provocazione, l'attore pugliese, al secolo Pasquale Zagaria, ha risposto con provocazione: fondare il partito dei nonni.
Nonno Libero insorge contro Grillo
A Lino Banfi, per anni identificato dal grande pubblico con Libero Martini, il personaggio del nonno saggio che dirime tensioni e conflitti familiari nella fiction italiana 'Un medico in famiglia', proprio non è andata giù l'ultima sortita di Beppe Grillo, fondatore e garante del M5S.
Grillo, snocciolando i dati Istat di fronte a un quadro di realtà tricolore composto da una popolazione prevalentemente anziana, dal suo blog ha lanciato la "proposta" di togliere il diritto di voto agli over 65, dal momento che votano e voteranno sempre più contro gli interessi delle giovani generazioni mancando di un senso della Politica a lungo termine, mentre si è espresso in modo favorevole ad allargare il diritto di voto dai 16 anni in su, come da proposta di Enrico Letta.
"Se un 15enne non può prendere una decisione per il proprio futuro, perché può farlo chi questo futuro non lo vedrà?".
A questa drastica presa di posizione ha risposto, tra il serio e il faceto, Lino Banfi che è "nonno d’Italia" in un’associazione che si chiama Senior Italia, 'nonno di Sampa' come lo hanno definito i ragazzi di San Patrognano che stanno uscendo dalla tossicodipendenza, oltre che membro senior della commissione italiana dell'Unesco.
La sua provocatoria idea è quella di 'scendere in campo', e il terreno è ovviamente politico. Banfi ha già il nome dell'ipotetico partito: Nolink, che sta per Nonni Liberi Inc*****i.
"Siamo 14 milioni di nonni, pensa se veramente si facesse questo quanto potere potremmo avere", dice il comico pugliese a Il Messaggero, convinto che se concretizzasse l'idea del partito, potrebbe portare via a Grillo una marea di voti, visto l'alto numero tra la popolazione italiana di anziani.
Secondo l'attore di 'nonno Libero' è importantissimo rivalutare la figura dei nonni, i quali secondo lui meriterebbero un premio per i tanti anni portati con disinvoltura e forza, per aver portato avanti la propria vita riuscendo a concretizzare delle cose, crescendo figli e nipoti. Altro che "sconticini per prendere il bus e cose così".
Così come Grillo, invece, Banfi si è detto favorevole al voto ai 16enni che considera potenziali elettori, giovanissimi sì, ma molto più preparati dei loro coetanei di un tempo. Ma la svolta, secondo Banfi, consisterebbe nel tessere un'alleanza tra anziani e nuove generazioni.
Tutti contro Grillo, da Rita Pavone a Matteo Renzi
La provocazione di Beppe Grillo ha fatto insorgere anche Rita Pavone.
La cantante oggi 74 enne, spesso protagonista sui social di accese polemiche politiche, non ha perdonato al comico genovese l'umiliazione inflitta agli anziani.
L'interprete di 'Datemi un martello', di conseguenza, gli ha risposto per le rime via Twitter, social sul quale è molto attiva: "Allora vada a casa e si metta in poltrona con il plaid sulle gambe. Essendo del 1948, anche lui fa parte della terza età", ha scritto sarcastica.
Questo è quello che ho scritto ieri in maniera sorridente e simpaticamente ironica riguardo la provocazione di Grillo :
— Rita Pavone Official (@Rita_Pavone_) 19 ottobre 2019
"Allora vada a casa e si metta in poltrona con il plaid sulle gambe. Essendo del 1948, anche lui fa parte della terza età" Il resto è... creatività di alcuni
Contro la proposta di Grillo si sono scagliati nelle scorse ore Matteo Salvini, Giorgia Meloni, e ieri, in apertura della seconda giornata alla Leopolda, anche Matteo Renzi, che ha apostrofato il comico genovese con una battuta al vetriolo: "Togliete il fiasco a Grillo".