Nel primo governo Conte il Ministro più in vista è stato probabilmente Matteo Salvini. Con la sua costante presenza sui social e la Politica particolarmente dura nei confronti delle Ong e dell'immigrazione, il leader della Lega ha fatto molto parlare di sé, suscitando approvazione nei suoi sostenitori e spesso indignazione da parte degli oppositori. Salvini nei giorni scorsi, durante una diretta sulla sua pagina Facebook, ha attaccato chi oggi occupa la poltrona che era stata sua, ossia il Ministro Luciana Lamorgese. Salvini aveva accusato, non di incapacità, ma di complicità la Lamorgese, alla luce di quello che era stato l'esponenziale aumento di arrivi dei migranti sulle coste italiane.

Il Ministro, nelle ultime ore, ha ammesso che c'è stato davvero un aumento degli sbarchi, ma sottolineando come questo sia strettamente dipeso dalla situazione venutasi a creare in Tunisia, non mancando di sottolineare però come, per il resto, il lavoro sia pienamente in linea con i programmi.

Il Ministero dell'Interno potrebbe essere quello della discontinuità

Il governo Conte bis è nato sotto l'insegna di Movimento Cinque Stelle e soprattutto Partito Democratico. Un'intesa che i dem hanno avallato sulla base di un ragionamento finalizzato alla necessità di tracciare una linea di discontinuità rispetto al precedente esecutivo che comprendeva la Lega. Appare evidente come, tra le cose che potrebbero cambiare, ci sarà l'approccio all'immigrazione prima contraddistinto da slogan come "porti chiusi per le Ong" e da norme come quelle promulgate nei due decreti Sicurezza vanto di Salvini.

Proprio a Luciana Lamorgese è stato destinato il Viminale dove, anche sotto il profilo politico, bisognerà gestire una situazione che sarebbe già gravosa considerata l'emergenza immigrazione, ma che, in questo contesto, appare ancor più delicata.

Gli sbarchi sarebbero aumentati per via della situazione in Tunisia

Il Ministro dell'Interno Luciana Lamorgese è stata intercettata dalla stampa a margine del Festival delle Città a cui ha partecipato.

Chiamata a fare il punto della situazione sul lavoro ha evidenziato: "Siamo assolutamente in linea. Le cose vanno viste in corso d'opera. Speriamo - ha proseguito - che tutto vada per il meglio, nonostante che in questo periodo abbiamo avuto un aumento degli sbarchi dovuti alla situazione politica in Tunisia. La maggior parte provengono da là".

Il Ministro dunque è sembrato ammettere le difficoltà legate alle contingenze, in attesa di capire quale sarà la direzione che il governo deciderà di intraprendere dopo eventuali nuovi accordi con l'Europa relativi alla redistribuzione e alla rotazione dei porti di cui si è discusso a Malta e per cui si aspettano firme su nuovi trattati.