Lo scorso sabato si è verificato un guasto al treno che trasportava militanti della Lega diretti a Roma per la manifestazione Orgoglio Italiano. C'è stato un principio d'incendio sul locomotore quando il treno si trovava in località Madonna dell'Acqua, nel comune di San Giuliano, in provincia di Pisa. L'incendio è stato spento dal personale ferroviario insieme ai vigili del fuoco. Su Facebook una signora ha scritto un commento carico d'odio, poi cancellato, in cui esultava per il guasto, e aggiungendo che fosse un peccato che i militanti non fossero "arsi vivi".
Scatenata la reazione sui social, con persone che si sono riversate sul suo profilo Facebook, segnalandolo e insultando la persona.
Guasto per il treno dei leghisti
Lo scorso sabato nei pressi di San Giuliano, piccolo comune in provincia di Pisa, un treno di Trenitalia, con a bordo militanti della Lega, ha subito un guasto tecnico, con un principio di incendio per il locomotore. Il treno charter era partito in mattinata dalla stazione di Genova ed era diretto a Roma, in occasione della manifestazione Orgoglio Italiano, che ha riunito tutti i partiti del centrodestra nella cornice di Piazza San Giovanni.
Il treno è stato fermato all'improvviso, quando il macchinista ha visto fuoriuscire il fumo dalla motrice, nei pressi della stazione di Pisa San Rossore.
Non c'è stato nessun ferito tra i passeggeri a bordo del convoglio. Il guasto ha causato qualche imprevisto ai militanti della Lega e piccoli ritardi sui treni in transito sulla stessa linea. Per i manifestanti comunque Trenitalia ha messo a disposizione un altro convoglio delle Ferrovie diretto verso la capitale.
Commento d'odio
L'episodio avvenuto al treno guasto ha scatenato l'odio sui social: a innescare la miccia è stato il commento di una signora, che è stato subito cancellato, ma che è diventato un vero e proprio caso. La signora infatti ha commentato l'episodio scrivendo: "Peccato che non siano arsi vivi. Sono cattiva ma non li sopporto”.
Il commento, pur cancellato, è stato fotografato e diffuso in rete. La spirale d'odio, innestata dalla signora, però non sembra aver fine, visto che molti utenti Facebook hanno deciso di fare irruzione sulla sua bacheca, non solo segnalando il profilo, ma anche commentando, con parole forti, ogni post disponibile e visibile a tutti. Se si visita il profilo della persona infatti si può notare il commento incriminato, postato come foto nei commenti.
E questa non è sicuramente l'unica polemica social che fa seguito alla manifestazione del centrodestra di sabato. Basta pensare alle foto dei rifiuti di Piazza San Giovanni, risalenti a cinque anni fa e non a sabato, diffuse poche ore dopo la manifestazione, al fine di screditare i militanti scesi in piazza a Roma.