La sera del 14 novembre a Bologna in 11mila hanno riempito piazza Maggiore per contestare Matteo Salvini, che al PalaDozza in contemporanea dava l'avvio alla campagna elettorale della Lega in Emilia Romagna per il voto delle regionali del 26 gennaio prossimo. È stata una protesta che ha fatto parlare tutti. Quello che ha destato maggiore interesse è il perché si parli proprio di “sardine”. Il successo della manifestazione si deve principalmente alla forza di quattro ragazzi, attivi nel volontariato, che hanno organizzato la serata di ieri sera, per reagire e rispondere all’avanzata sovranista.

Mattia Santori, Roberto Morotti, Giulia Trappoloni e Andrea Garreffa sono i quattro giovani, poco social, ma con grande creatività e spirito di partecipazione.

L’idea per bloccare Salvini nata da quattro ragazzi

Come un po’ tutte le cose, quella delle sardine è un’idea nata all’una di notte. È Mattia a farsi venire l’illuminazione, spinto dalla voglia di allontanare un possibile arrivo della Lega a Bologna. La particolarità sta nel fatto che loro sono quattro ragazzi che non fanno Politica e che provano, con le loro idee, a fare rivoluzione. Tutto nasce e si sviluppa via Facebook; Mattia non riusciva a dormirci la notte. Così, le quattro “sardine” si ritrovano nella cucina della casa che hanno condiviso per anni.

Volevano essere più dei 5570 che il PalaDozza avrebbe potuto ospitare. Di qui il flash mob 'Seimila sardine'. Particolare è sicuramente il simbolo: i ragazzi hanno scelto un pesce muto, che si differenzia dai politici che urlano e si battono nei vari comizi. Con lanci social e volantini divisi tra i ragazzi universitari, hanno radunato in piazza ben 11mila persone.

Ovviamente non si aspettavano tutto questo clamore per dei ragazzi che non avevano altro scopo se non quello di non dare tregua a Matteo Salvini e Lucia Borgonzoni nelle prossime tappe del loro tour elettorale in Emilia Romagna.

Gli ideatori delle 'sardine'

L’idea della manifestazione è stata di Mattia, laureato in Economia e Diritto; insegna atletica ai bambini, il frisbee agli universitari e gioca a basket con i disabili.

È presidente de La ricotta, associazione con la quale organizza il torneo di basket 'Gallo da tre' per ricordare l’amico Davide Galletti, morto a causa di una leucemia. Roberto Morotti, invece, è un ingegnere. Giulia Trappoloni, di Sansepolcro, ha 30 anni. Tra i quattro ragazzi, lei è la più giovane. Andrea Garreffa, dopo essersi laureato in Scienze della comunicazione, con una tesi in comunicazione ambientale, è guida turistica. In tanti, giovani e non, si sono riconosciuti in questi quattro sconosciuti ragazzi bolognesi, che hanno animato la piazza al grido "Bologna non si Lega”.