Intervistato da Affari Italiani, l'ex sindaco di Venezia e filosofo Massimo Cacciari ha commentato la situazione Politica, parlando dell'attuale governo, della situazione delicata all'interno del Movimento Cinque Stelle e delle prossime elezioni regionali in Emilia Romagna. Decisive saranno queste ultime, secondo il suo parere, nel definire gli equilibri di governo, anche se in base al suo punto di vista il M5S è in gran crisi ed è molto vicino alla "liquidazione".

Governo e M5S

Secondo Massimo Cacciari, per vedere quanto durerà il governo Conte Bis, bisognerà valutare il risultato delle elezioni regionali in Emilia Romagna e Calabria del prossimo 26 gennaio.

Se il Partito Democratico tiene, il governo potrà continuare il suo percorso "anche se navigando sempre a vista". In caso contrario invece "la catastrofe sarà inevitabile".

Per quanto riguarda invece il M5S a suo avviso la crisi interna non è risolta dopo l'incontro tra il capo politico Luigi Di Maio e il fondatore Beppe Grillo: "Il M5S è vicino alla liquidazione", così come tutti quanti quei movimenti che si affacciano nel mondo politico. Per lui le elezioni regionali, la cui partecipazione è stata determinata dal voto sulla piattaforma Rousseau, "mostreranno la loro inconsistenza". A suo avviso infatti andranno di molto sotto il 10%, perdendo moltissimi elettori, nonostante attualmente detenga la maggioranza relativa in Parlamento.

L'accordo di governo

Secondo Cacciari sarebbe stato auspicabile andare al voto in estate piuttosto che formare il governo giallorosso, visto che il Movimento era ancora in forma ed era la Lega ad essere in difficoltà. Il Pd avrebbe confermato i buoni numeri delle europee e insieme ai Cinque Stelle avrebbero potuto fare una campagna elettorale insieme, mettendo in piedi "un vero programma di governo".

L'idea però, a suo avviso, è stata sabotata da Matteo Renzi e il segretario Nicola Zingaretti è stato costretto a fare questo accordo di governo, non potendo controllare pienamente il partito e nemmeno i gruppi parlamentari. Giuseppe Conte "barcamena, è molto abile", anche se non ha "alcuna idea di cosa fare".

Il movimento di Fusaro e le sardine

Riguardo al movimento sovranista di Diego Fusaro, Vox Italia, non sembra piuttosto interessato. A suo avviso come il M5S fa parte dei movimenti "che nascono, muoiono o si rinnovano ma che derivano tutti da un unico grembo", costituito dalla "colossale crisi delle culture politiche tradizionali". Questi movimenti cavalcano "l'insicurezza e l'insoddisfazione" dei ceti popolari e della classe media.

Riguardo alle sardine commenta che hanno "qualcosa di sinistra", ma a suo avviso non diventeranno un partito, e li paragona ai girotondi: "quando non c'è rappresentanza politica ci sono solo rappresentazioni". E poi ci sarà qualcosa anche a destra, alla stregua delle sardine.