Lo studio di Dritto e Rovescio, trasmissione Mediaset condotta da Paolo Del Debbio, è stato teatro di un dibattito piuttosto acceso tra l'europarlamentare leghista Silvia Sardone ed il vignettista Vauro Senesi. I toni sono stati a volte infuocati, pur restando civili. Il tema oggetto della discussione era il fatto che molte delle periferie italiane, storicamente sbilanciate verso sinistra a livello politico, sembrano aver intrapreso una direzione piuttosto netta verso la destra. Silvia Sardone ha sottolineato come questo sia imputabile alla scarsa attenzione verso la sicurezza da parte di forze politiche ormai diventate radical chic che sottovalutano, tra gli altri, il problema immigrazione ed il numero di reati ad esso connesso.

Vauro ha risposto duramente a questa considerazione, scatenando la reazione piccata, sotto il profilo verbale, dell'esponente del Carroccio.

Sinistra in periferia come allo zoo secondo la Sardone

Silvia Sardone, nel descrivere il modus operandi della sinistra che va in periferia, utilizza una metafora: "Questa gente della sinistra ha l'atteggiamento di quelli che vanno allo zoo. Li guardano a distanza e si accorgono che camminano e gli somigliano. L'atteggiamento - prosegue - radical-chic tipo è di quello che vive in centro e sottovaluta i problemi. Per la sinistra la sicurezza è un fastidio, non è mai la priorità". La forza del Carroccio starebbe, invece, nel frequentare sempre le zone periferiche: "La gente della Lega è lì da sempre e da sempre ascolta le loro esigenze e non le sottovaluta.

Con questa storia del buonismo non ci si rende conto che l'integrazione manca perché mancano le regole e lo Stato. Manca la sicurezza".

Silvia Sardone dice di vivere fuori dall'Area B di Milano

In Vauro si nota una certa inquietudine nell'ascoltare i pensieri esposti dalla Sardone, ragion per cui esterna le sue sensazioni: "Non mi agito, mi annoio".

La Sardone, per rafforzare i suoi concetti, racconta anche qualcosa di personale: "Abito così tanto in periferia di Milano che sto fuori dall'Area B. Chi abita nelle periferie ha dei problemi che vengono sottovalutati". L'eurodeputata si affida perciò ai dati: "Il capo della polizia ha lanciato un allarme sul collegamento tra immigrazione e sicurezza.

Se un terzo dei carcerati è straniero e gli immigrati sono il 10% della popolazione, c'è una sproporzione".

Statistiche che non convincono Vauro che, a quel punto, dice la sua: "Un sacco di politici italiani che dovrebbero essere in carcere non ci stanno. Quelli che hanno rubato nel Mose di Venezia, quelli dei 49 milioni spariti. Tutta quella gente che dovrebbe essere in carcere lascia il posto libero. Si chiama impunità".

La difesa degli stranieri da parte del vignettista genera la controreplica di Silvia Sardone: "Voi evidentemente, non sapendo più dove andare a prendere i voti, sperate di alimentare l'elettorato futuro degli stranieri così qualcuno vi voterà. Gli italiani non vi votano più. Io ti capisco, mi fai tenerezza". Vauro, però, nel rispondere sottolinea come lui, in realtà, non abbia aspirazioni elettorali: "Cara, sei tu che devi prendere voti. Io non ho bisogno di voti".