Tony Iwobi, senatore della Lega, attraverso il proprio profilo Facebook ha scelto di denunciare una serie di insulti razzisti che sarebbero piovuti addosso alla sua persona. Lo ha fatto attraverso un post in cui ha rivelato molti degli epiteti che gli sono stati riservati, non mancando di annunciare di voler sporgere querela nei confronti di chi lo ha offeso. Iwobi ha anche voluto porre l'accento sul fatto che, spesso, queste parole insultanti arrivano da persone che si dichiarazioni anti-razziste. Ciò che gli si imputa, tra le altre cose, è di avere uno stipendio corposo, a fronte di suoi conterranei, come i migranti, a cui viene riservata solo una ciotola di riso.
La denuncia di Tony Iwobi definito 'negro verde'
Toni Iwobi ha postato l'immagine di un utente che lo definisce "ne..o verde completamente asservito alla Lega". A ciò si aggiunge la notazione relativa al confronto tra i 14.000 euro che spettano al senatore come stipendio e alla sola ciotola di riso che toccherebbe agli immigrati. "A volte - si legge ancora in riferimento ai destini dei disperati in fuga dall'Africa - una pallottola di piombo sparata dagli amici del suo capo" con riferimento probabile a Matteo Salvini. Pensieri che fanno, in un certo senso, arrabbiare il diretto interessato che sceglie di manifestare il suo punto di vista sulla vicenda. Etichetta quanto pubblicato come una "dimostrazione di intolleranza e razzismo che arrivano contro di me dai cosiddetti anti-razzisti".
Episodi, quelli come questo, che sarebbero diventati frequenti subito dopo la sua elezione a senatore. "Ho dovuto - rivela - sopportare di tutto e di più". A quel punto tira in ballo tutte le definizioni che gli sarebbero piovute addosso: da 'zio Tom' a 'nero di Django', passando per 'ne... da cortile'.
Nessuno denuncerebbe la cosa
Toni Iwobi è stato chiaro sulle sue intenzioni: "Commenti simili vanno segnalati e querelati, come farò". Quello che non sembra andargli giù è che la cosa non venga resa nota a livello nazionale, per via di una sorta di disinteresse mediatico sulla situazione. "Nessun giornale - tuona - ha mai avuto interesse a segnalare questi episodi di razzismo".
E non manca anche un velato riferimento alla politica della Lega: "Il razzismo non deve essere strumentalizzata da una parte politica contro chi chiede semplicemente il rispetto delle regole e dei confini". L'invito è poi quello di giudicare le sue idee politiche dopo avere ascoltato ciò che ha, eventualmente, da dire e non per il colore della pelle. A ciò ha aggiunto la disponibilità a confrontarsi con chiunque abbia voglia, in futuro, di farlo. Non resta adesso che attendere quelle che saranno le evoluzioni della vicenda.