La Corte Costituzionale ha bocciato la cosiddetta legge anti-moschee varata dalla regione Lombardia: il sindaco di Milano Giuseppe Sala ha detto che la Costituzione va assolutamente rispettata, "Studieremo una nuova soluzione" ha detto invece il governatore della Lombardia Attilio Fontana. La sentenza è la n. 254 del 5 dicembre e la relatrice Daria De Pretis.

L'articolo 19 della Costituzione Italiana garantisce la libertà di culto, questo è il motivo per cui la consulta ha bocciato la legge n. 2 del 2015, che impone serie limitazioni alla costruzione di nuovi edifici religiosi.

Nella dichiarazione della Corte si legge che il legislatore deve tener conto dell'importante principio della Costituzione sulla libertà di culto quando predispone dei piani per disciplinare l'uso del territorio: se è necessario stabilirla e garantirla, deve essere possibile anche avere un luogo per esercitare questa libertà. Un principio che si scontra con i troppi scantinati illegali che vengono utilizzati nelle principali città italiane. Infatti gli islamici utilizzano luoghi inadatti per riunirsi e per pregare, non potendo disporre di spazi che siano idonei alle loro attività.

Che cosa dice la legge del 2015

Nella fattispecie, la cosiddetta legge anti-moschee varata in Lombardia si risolve in due disposizioni sui luoghi di culto aggiunte nel 2015, con l'allora governatore Roberto Maroni, alla precedente legge regionale urbanistica della Lombardia del 2005.

Nella legge preesistente l'articolo 70 stabiliva che fosse necessario predisporre un Par, Piano per le Attrezzature Religiose, per l'apertura di qualsiasi nuovo centro di culto. Nella seconda disposizione, quella del 2015 per intendersi, prima di adottare qualunque Par, doveva esistere un Pgt, Piano di Governo del Territorio, che lo consentisse.

Insomma, l'apertura di ogni nuovo centro di culto doveva sottostare ad un piano predisposto dai Comuni.

Secondo la Corte Costituzionale questa "contestualità obbligata" limita di molto la possibilità di costruire un nuovo edificio religioso, limitando nel contempo anche la libertà di culto, senza alcun motivo palese.

'Tornerà ad essere costituzionale' dice Sala

La sentenza non è piaciuta alla Lega: "Chiediamo rispetto e reciprocità delle nostre regole", ha detto Matteo Salvini. "La legge è da aggiornare, l'impianto ha retto, è stato evidenziato solo un piccolo punto al quale porremo rimedio e la legge tornerà ad essere costituzionale sotto tutti gli aspetti", ha dichiarato il governatore Fontana. A questo punto il sindaco Sala chiede che la legge venga riscritta per evitare di incorrere in ulteriori bocciature. A Milano sono stati già approvati quattro Par, ma sono relativi ad edifici già esistenti, che sono così sostanzialmente legittimati; il progetto della grande moschea di Milano, finora congelato, ora potrebbe essere rivalutato e ripreso in considerazione.

Tutta la vicenda è partita dai ricorsi al Tar da parte di due Associazioni Islamiche che, nel tempo, sono arrivati fino alla Consulta che ieri si è pronunciata sulla incostituzionalità.