Nella puntata di Dritto e Rovescio, andata in onda giovedì 5 dicembre su Rete 4, si è discusso, tra i tanti argomenti trattati, anche del presunto rischio di un ritorno del fascismo in Italia. Per dibatterne in studio, il conduttore Paolo Del Debbio ha deciso di invitare la parlamentare del Pd Maria Rozza, il collega della Lega Alessandro Morelli, oltre ai giornalisti Bruno Vespa, Maurizio Belpietro, Giuseppe Cruciani e al disegnatore Vauro Senesi. Ed è proprio tra questi ultimi due che si è scatenata la polemica più aspra. Tutto è partito dalla diatriba su alcune recenti e discusse sentenze dei tribunali che non hanno sempre condannato chi si esibisce nel saluto romano.

Secondo Vauro il rischio del ritorno di un nuovo fascismo sarebbe reale, ma il conduttore de La Zanzara, la nota trasmissione radiofonica di Radio24, lo ha gelato: “Non mi risulta che in Lombardia, governata dalla Lega, ci siano i lager”.

Giuseppe Cruciani sul saluto romano: ‘Una cosa ridicola ma i tribunali non se ne dovrebbero occupare’

Lo spunto della discussione sul fascismo, che a Dritto e Rovescio coinvolge soprattutto Giuseppe Cruciani e Vauro, arriva dalla notizia che quattro militanti neofascisti sono stati condannati in appello ad un anno e dieci giorni di carcere per aver eseguito il saluto romano il 25 aprile del 2016 al cimitero Maggiore di Milano, durante una manifestazione del gruppo Lealtà Azione.

“Chi fa il saluto romano è quello che è - commenta il conduttore de La Zanzara - ma chi se ne frega.

È una cosa assolutamente folkloristica, che non fa male a nessuno. È una cosa ridicola e da barzelletta - questa la sua opinione - Prendere un anno perché uno fa il saluto romano la trovo una cosa di cui i tribunali non dovrebbero occuparsi.

I tribunali della Repubblica non si dovrebbero occupare di un imbecille, non si dovrebbero occupare dell’imbecillità che, come l’estremismo - conclude Cruciani - quando non sono supportati da azioni concrete, non dovrebbero far parte dei tribunali”.

Il conduttore de La Zanzara prova a convincere Vauro: ‘Dovresti essere contento che un estremista ora voti Lega’

La discussione si sposta poi sul fatto che molti estremisti, o ex estremisti, di destra abbiano dichiarato apertamente di votare per la Lega. Un fatto inaccettabile secondo Vauro. Ma Cruciani lo contraddice ancora. “Se un estremista entra a far parte, o vota un partito come la Lega che è riconosciuto da tutti come un partito che non è che vuole instaurare la dittatura fascista”, Vauro dovrebbe esserne felice secondo Cruciani.

A detta del giornalista, il partito di Matteo Salvini “ha persone nelle istituzioni, Presidenti di Regione. Non mi pare che in Lombardia, governata dalla Lega, ci siano i lager.

Non mi risulta. A voi risulta che ci siano i lager in Lombardia? Non ci sono. Allora - prova a ragionare Cruciani - se un signore che fino ad ora magari votava Casapound e Forza Nuova, partiti che sono al limite, adesso vota per un partito riconosciuto dalle istituzioni, tu (rivolto a Vauro ndr) dovresti dire ‘beh, io sono contento che un signore, estremista, fascista, che dice di votare Mussolini, adesso vota per un partito di quello che una volta si chiamava l’arco costituzionale’”.