Checco Zalone, noto regista ed attore pugliese, è al centro delle polemiche per il suo recente video ironico. Il cortometraggio, dal significativo titolo 'Immigrato', intende promuovere il suo prossimo film, in uscita a gennaio del 2020: 'Tolo Tolo'.

A difendere il comico a spada tratta con un intervento pubblico in tv è stata a sorpresa la leader di Fratelli d'Italia. Giorgia Meloni, ospite della trasmissione di Mario Giordano Fuori dal Coro, è partita in contrattacco nei confronti di chi intende screditare Zalone per la sua scelta parossistica.

L'esponente di FdI ha sostenuto, infatti, che forzare il sarcasmo ad essere politicamente corretto lo depriva completamente della sua funzione intrinseca. La satira deve far riflettere, sorridendo, sui temi socio-culturali e politici di attualità. La Meloni ha concluso dichiarando che, a suo parere, 'la canzone Immigrato è divertente'.

Il video 'Immigrato' e le reazioni della sinistra

La clip è un inedito, un regalo che Zalone ha voluto fare ai suoi fan, del tutto sganciato dalla pellicola cinematografica su cui vige la massima discrezione. Il testo della canzone e le scene registrate raccontano la giornata tipo di un italiano medio, assillato dalla presenza di un extracomunitario che compare ovunque egli vada, chiedendogli denaro.

La sinistra indignata ha bollato la chicca del comico di razzismo, a cominciare dall'associazione Baobab che a Roma assiste gli immigrati. L'ultimo inedito di Zalone è stato additato come "populista e qualunquista". La querelle è poi approdata anche in televisione, a 'Quarta Repubblica', la trasmissione diretta da Nicola Porro: l'economista Giuliano Cazzola e lo scrittore Giulio Cavalli hanno screditato il lavoro di Zalone, invitandolo ad evitare l'ironia su temi delicati e pericolosi, come appunto l'immigrazione.

Un'intelligente operazione commerciale

Checco Zalone, al secolo Luca Pasquale Medici, classe 77 (come la Meloni), è avvezzo a scatenare polveroni; tutti i suoi film precedenti sono stati al centro di polemiche, ma hanno sempre riscontrato un grande favore di pubblico e di audience. Concorda con la Meloni anche Massimo Cacciari, ai microfoni di Lilli Gruber durante il programma 'Otto e mezzo'.

L'ex-sindaco di Venezia ne decreta fin da ora il successo, perché quello di Zalone è, a suo dire, un politicamente scorretto che abbraccia tutti, razzisti ed antirazzisti.

Dello stesso parere è anche Fabio Volo. Secondo lo scrittore bresciano quella del comico pugliese è un'azzeccatissima operazione di marketing: il regista non è un politico, con il suo mestiere non deve spostare l'elettorato, ma deve convincere la gente a recarsi al Cinema. E Zalone, finora, ci è riuscito ampiamente. Anche in questo caso a giudicare saranno gli italiani, che attendono con trepidazione l'uscita della sua ultima pellicola.