Il braccio destro di Matteo Salvini nella Lega, Giancarlo Giorgetti, conferma l’intenzione del suo partito di aprire un dialogo con le altre forze politiche per dare vita ad un “governissimo” che sostituisca l’attuale “governino”, allo scopo di affrontare le emergenze del Paese. L’ex Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio nell’esecutivo Conte I lancia questa bomba mediatica nel corso di un’intervista rilasciata al Quotidiano.net. In realtà, come già accennato, da qualche tempo il capitano leghista ha iniziato a moderare i toni nei confronti dei suoi avversari.

Prima è arrivata la risposta favorevole rispetto ad un eventuale arrivo di Mario Draghi al Quirinale. Poi, solo pochi giorni fa, Salvini ha proposto di formare un “comitato di salvezza nazionale”. Idea subito rilanciata dai suoi ‘scudieri’ Gian Marco Centinaio e Giancarlo Giorgetti. Quest’ultimo, prima di aprire al “governissimo”, aveva proposto l’ex Presidente della Bce anche come guida di Palazzo Chigi.

L’intervista di Giancarlo Giorgetti: ‘Se serve un contributo ci siamo’

Il giornalista dell’Ansa chiede a Giancarlo Giorgetti di mettere ordine sulle varie ipotesi di governo che stanno spuntando negli ultimi giorni: “Governissimo, governo di scopo o elezioni subito?”. L’ex Sottosegretario giudica un “governino” quello attuale guidato da Giuseppe Conte e ritiene ci sia bisogno di un “governo”, o meglio, di un “governissimo” per fronteggiare i problemi dell’Italia.

Insomma, promette in nome della Lega: “Se serve un contributo ci siamo”. Giorgetti dichiara apertamente di essere disposto a discutere sulla formazione di un “governo di scopo”, considerato che attualmente il Paese si trova in una “situazione di stallo” e che, per uscirne, ci sarebbe bisogno di andare a votare. In caso di elezioni anticipate, però, l’ex Sottosegretario si sente talmente sicuro della vittoria da accettare qualsiasi legge elettorale che “garantisca la governabilità”.

No al “proporzionale puro” dunque.

L’esponente della Lega non è sorpreso dalla ‘svolta moderata’ di Salvini

Giancaro Giorgetti, nel prosieguo dell’intervista, si dice compiaciuto e non certo sorpreso dalla cosiddetta ‘svolta moderata’ compiuta da Matteo Salvini con la sua proposta di “comitato di salvezza nazionale” e, prima ancora, con l’apertura del portone del Quirinale all’eventuale ingresso di Mario Draghi come successore di Sergio Mattarella.

“Era da un po’ di tempo che avevo auspicato questo esito”, commenta l’esponente della Lega, secondo il quale il marchio di partito razzista o fascista affibbiato dai suoi detrattori al Carroccio non starebbe in piedi. Poi, Giorgetti paragona Giuseppe Conte a Mario Monti, visto che anche il senatore a vita aveva, come l’attuale Premier, più del 50% di gradimento egli italiani. Molte meno preferenze “di quante ne aveva Monti prima di fare Scelta Civica. E ho detto tutto”, commenta sibillino.