In attesa di capire quale sarà la risposta della controparte, Il Fatto Quotidiano ha pubblicato una lunga intervista all'ex Sindaco di Livorno Filippo Nogarin. L'ex primo cittadino della città labronica ha sottolineato come, pur essendo ingegnere, non riesca più a trovare un lavoro e che quasi nessuno dal partito gli tenda una mano. Da quando è stato imputato per omicidio colposo dell'alluvione che ha ucciso otto persone per lui le cose sono cambiate e molto in peggio. La sua situazione economica è ai limiti della povertà. Una situazione paradossale per qualcuno che ha portato a casa uno dei primi grandi successi della storia pentastellata.

E nel corso della sua intervista non sono mancate delle stilettate nei confronti dell'attuale capo politico.

Ai margini del M5s

Al momento, non ha più un incarico. Alle ultime elezioni europee è risultato essere il primo dei non eletti nel M5S, nonostante ben 32.000 preferenze. Filippo Nogarin è stato sindaco di Livorno dal 2014 al 2019. Da quel 10 settembre del 2017 tutto, però, sembra essere cambiato. Da quando quelle sette persone persero la vita in una tragica alluvione. "Sono - sottolinea - imputato per concorso in omicidio colposo. Colpa, non dolo. Mi accusano di non essere stato al mio posto durante l'emergenza, ma appena ho saputo sono corso. Ero a letto. Ho lasciato la mia famiglia, la mia casa alluvionata per fare il mio dovere".

Rispetto al fatto che è stato messo ai margini sottolinea: "Ho sempre pensato con la mia testa. Sono livornese. Non sono un urlatore, non ho mai santificato Di Maio. Il quale è vendicativo, però". Non a caso sottolinea come alle ultime elezioni sia stato collocato come numero tre con cinque capilista che definisce 'sconosciuti'.

E riguardo al capo politico grillino: "Mai ho taciuto le mie opinioni, lontane della sue".

Nogarin cerca lavoro

Nogarin è un ingegnere. Oggi invia curriculum e non trova nessuna porta aperta. Ha dovuto lasciare il suo lavoro non appena eletto sindaco. "Oggi - sottolinea - sono povero e devo affrontare il dileggio. Metto a disposizione le mie competenze e sembra che, tra tanti spicciafaccende, io sia un esubero, quando ho dimostrato con i fatti cosa so fare".

Nel corso dell'intervista non manca di sottolineare il modello virtuoso della sua Livorno e il fatto che alcuni dei suoi collaboratori in orbita M5s oggi siano a Roma o a Torino. Nel frattempo anche sua moglie ha dovuto lasciare il lavoro per accudire i tre bambini che hanno avuto quando lui era Sindaco. Ci si chiede se qualcuno dal M5s abbia pensato di fornirgli un incarico e lui risponde. "Zero incarichi e zero proposte". Tranne una, però, quella del ministro per i Rapporti col Parlamento Federico D'Incà: "40 mila euro lordi all'anno. Tolte le spese di soggiorno a Roma, i trasporti, mi restano mille euro netti al mese sul quale conta la mia famiglia ed anche la banca". Nogarin ha, infatti, confidato di avere ancora un mutuo sulle spalle.