Nella giornata di ieri, 28 marzo, Il Sole 24 Ore ha pubblicato un'intervista al premier Giuseppe Conte, il quale ha parlato delle discrepanze politiche europee in merito alla gestione della crisi dettata dall'epidemia di Coronavirus, e delle misure scolastiche in atto nel nostro Paese.
Il Presidente del Consiglio ha spiegato che durante l'ultimo Consiglio dell'Unione europea ha avuto un confronto "duro e franco" con la cancelliera tedesca Angela Merkel: "Se l'Europa non dovesse dimostrarsi all'altezza di questa sfida epocale, l'intero edificio europeo rischia di perdere, agli occhi dei nostri stessi cittadini, la sua ragion d'essere.
Ai colleghi che ragionavano di Mes - ha proseguito il Capo del Governo italiano - ho replicato che non v'è ragione di affannarsi, perché non è di questo che adesso abbiamo bisogno".
Conte ha ricordato che il Mes è un fondo economico europeo introdotto per intervenire in soccorso degli Stati membri dell'Ue che vanno incontro a difficoltà finanziarie causate da shock asimmetrici: "Il coronavirus sta causando uno shock simmetrico - ha rimarcato il premier italiano - con l'effetto di deprimere, in modo sincrono e completamente inatteso, i nostri sistemi economici e sociali". La sua proposta per reagire a questa situazione a dir poco precaria è quella di lanciare un progetto straordinario, un "European Recovery and Reinvestment Plan", ovvero un intervento di ampio respiro che dia nuova linfa all'economia europea e soprattutto che sia in grado di far crescere qualitativamente l'intero impianto dell'Ue.
Dalle pagine de Il Sole 24 Ore, il Presidente del Consiglio ha avuto modo di anticipare le intenzioni del Governo per quanto concerne la Scuola, confermando le parole della Ministra dell'Istruzione Azzolina, e dicendo che la sospensione proseguirà anche oltre il 3 aprile fino ad un periodo ancora da stabilire. Inoltre ha assicurato che con il decreto Cura Italia sono già stati stanziati 83 milioni di euro per migliorare lo strumento della didattica a distanza, andando incontro in particolar modo alle esigenze degli studenti meno abbienti.
Conte: 'Ci auguriamo di poter tornare quanto prima alla normalità'
Sulla fine dell'emergenza sanitaria in corso, Giuseppe Conte ha affermato: "Al momento è prematuro fare previsioni". Tuttavia ha aggiunto che il ritorno alla normalità avverrà gradualmente per non vanificare tutti gli sforzi fatti finora.
Quest'emergenza, secondo il premier italiano, ci ha comunque insegnato quanto sia stato sbagliato effettuare dei tagli alla sanità.
In futuro, dunque, si dovrà fare in modo che il sistema sanitario italiano sia già pronto ad affrontare qualsiasi tipo di crisi, quindi si provvederà con delle "assunzioni cospicue", verranno aumentati gli stipendi del personale medico e infermieristico e si doteranno gli ospedali di un numero più alto di posti letto per la terapia intensiva.
A tal proposito, il massimo esponente della maggioranza di governo ha voluto ringraziare tutti gli infermieri, i medici e gli operatori sanitari che si stanno impegnando duramente per contrastare l'epidemia.
'La chiusura delle attività commerciali è stata una decisione difficile'
"La chiusura delle attività commerciali - e poi di quelle produttive, ad esclusione di quelle essenziali - è stata una decisione difficile e senza precedenti nella storia della Repubblica".
Con queste parole, Giuseppe Conte si è soffermato sul delicato tema dello stop introdotto ad alcuni settori economico-commerciali del Paese.
Subito dopo però ha evidenziato che in questa fase è fondamentale il "contenimento efficace del virus" perché non solo salverà tante vite umane, ma rappresenta l'unica soluzione per far sì che tutto il comparto socio-economico italiano possa ripartire al più presto e con efficacia.
Infine il Presidente del Consiglio ha garantito che "in Parlamento la maggioranza è compatta". Dunque, il Governo è pronto ad affrontare con unità di intenti e in collaborazione con le opposizioni questo momento storico alquanto delicato e per certi versi drammatico.