Il centrodestra decide di scendere in campo unito per cercare di dare una mano a risolvere al più presto l'emergenza Coronavirus in Italia. Giorgia Meloni, Matteo Salvini e Antonio Tajani, rispettivamente leader di Fratelli d'Italia, Lega e reggente di Forza Italia, hanno tenuto una conferenza stampa congiunta per presentare le loro proposte al governo, allo scopo di tutelare le famiglie e le imprese italiane in questo difficile momento.

Rispondendo alle domande di una giornalista, la Meloni in particolare si è soffermata sulla questione migranti facendo una "battuta", come lei stesa l'ha definita, sul fatto che, visto che i nostri concittadini vengono bloccati alle frontiere, l'Italia non sarebbe più un "posto sicuro" per definizione e, di conseguenza, anche gli sbarchi di migranti dovrebbero cessare.

La conferenza stampa del centrodestra sull'emergenza coronavirus

"I nostri cittadini e lavoratori vengono bloccati alle frontiere, però in Italia i porti continuano a rimanere aperti. Tra le vostre proposte, non avete pensato di richiedere delle misure diverse alla Ministra Lamorgese?", domanda una giornalista ai tre leader del centrodestra seduti l'uno accanto all'altra, mentre Salvini non riesce a trattenere una risata di scherno.

Il primo a prendere la parola è però Tajani. "Noi le abbiamo chieste - afferma il reggente di FI - fin dall'inizio abbiamo proposto a livello europeo la richiesta di sottoporre a tutti coloro che entravano in Italia e in Europa un questionario per dire da dove venivano, se avevano avuto sintomi di qualche malattia, se avessero avuto sintomi febbrili anche in passato.

Non è stata accettata questa proposta, se non in maniera parziale - si rammarica l'ex Presidente del Parlamento europeo - e qui parliamo di tutte le misure che devono essere adottate per garantire non solo i lavoratori ma la sicurezza della salute".

L'intervento di Giorgia Meloni: 'Non si è capito perché la gente continui a sbarcare da noi'

"Liberare risorse e arginare il rischio sanitario anche tramite il contrasto dell'immigrazione illegale nel continente - si prende poi la scena la Meloni leggendo un passaggio del documento appena redatto dal centrodestra - che vuol dire sostanzialmente, dal mio punto di vista, due cose.

Primo è che è vero, per esempio, che chi arriva con le navi delle organizzazioni non governative in teoria è controllato. Ma io mi chiedo se sia sensato, in una fase come questa, utilizzare una parte comunque non irrilevante del nostro sistema nazionale, sanitario, delle forze dell'ordine e della Croce Rossa per affrontare questa emergenza piuttosto che quella del coronavirus. Poi - prosegue - se uno la volesse fare con una battuta, dovrebbe dire che, visto che fermano i nostri connazionali in tutto il mondo, l'Italia evidentemente non è più un posto sicuro e quindi non si è capito perché la gente continui a sbarcare da noi. Se non siamo un posto sicuro, non lo siamo. Punto. E quindi in Italia non si può sbarcare, verrebbe da dire.

Dopodiché - conclude - noi abbiamo anche il problema degli sbarchi fantasma. Cioè di quelle migliaia di persone che ogni giorno arrivano con delle barchine piccole, e non attraverso le navi delle Ong, che nessuno controlla".

Salvini su migranti e coronavirus: 'Io non intervengo'

Ma un Tajani scatenato interviene. "Attenzione anche all'Africa di cui non abbiamo dati e non ci sono centri in grado di controllare se ci sono persone affette da coronavirus - avverte - quindi grande attenzione per quei popoli, ma anche poi per la nostra sicurezza sanitaria".

Argomento migranti-coronavirus toccato alla fine anche da Salvini. Sul tema della quarantena sulle navi Ong richiesta dal Governatore siciliano Musumeci "io non intervengo, in quanto persona coinvolta qualunque cosa io dica potrà essere usata contro di me - chiosa il leader della Lega facendo riferimento ai processi che lo vedono coinvolto - mi sembra che una delle emergenze del parlamento sia in Giunta in Senato, quella del processo per la Open Arms. La Commissione europea batte le mani alla Grecia nonostante le violenze della polizia contro i migranti, in Italia invece c'è qualche magistrato che batte le mani dicendo 'così non si fa'".