Giulio Tremonti ha un passato da Ministro dell'Economia ai tempi delle premiership di Silvio Berlusconi. Da ospite della trasmissione di La 7 Omnibus, ha avuto modo di fornire il proprio punto di vista di esprimersi su due aspetti particolarmente dibattuti in questa fase: la spesa sanitaria e la gestione del Coronavirus da parte dell'esecutivo. Nel primo caso ha inteso spazzare via le polemiche su presunti tagli risalenti ai suoi mandati da numero uno del Mef. Nel secondo, invece, ha mosso critiche abbastanza chiare nei confronti di Giuseppe Conte e della sua squadra per aver preso la situazione in mano con una tempistica troppo tardiva.

Coronavirus mette a rischio ricettività sistema sanitario

La grande paura per l'Italia è che il coronavirus finisca per espandersi fino a far diventare insufficienti le strutture ospedaliere, gli strumenti medici ed il personale sanitario necessari per fronteggiare i casi con complicazioni. Tremonti, da ospite di Omnibus, è tornato su quello che fu il suo operato da Ministro dell'Economia e sui presunti tagli che oggi determinerebbero, insieme ad altri fattori e scelte, le potenziali difficoltà italiane. "La spesa sanitaria italiana, quando ho fatto il Ministro tanti anni fa, era - ha rivelato - nella media europea. Sentire parlare di riduzione della spesa è francamente sbagliato. Fosse stata anche ridotta o insufficiente, in 12 anni di governi dotati di superiore capacità avrebbe dovuto essere incrementata ed in realtà non è stato così.

Che siano stati i tagli di 10 anni fa a causare il deficit di adesso, mi sembra francamente non corretto".

Sul coronavirus per Tremonti il Governo doveva intervenire prima

Giulio Tremonti non è apparso affatto convinto di come l'esecutivo di Giuseppe Conte abbia gestito il problema coronavirus. "Il governo - ha detto - aveva il dovere ed il potere di intervenire, in base alla Costituzione, con competenza statale esclusiva sulla materia dell'epidemia e della pandemia.

Voleva dire: i trasporti, le scuole, i luoghi pubblici". Chiaro anche il suo 'andare a parare' sulla scelta di chiudere le scuole: "Ha fatto bene, ma doveva farlo un mese fa. L'informazione sull'epidemia è di un mese fa. Poteva anche dire: le apro e le chiudo a seconda degli orari, ma era competenza del Governo. Per un mese - ha tuonato - il Governo non c'è stato.

Si è visto in televisione, è andato in Cina. Ha fatto di tutto, tranne che fare il governo". Parole che, dunque, suonano come una critica abbastanza evidente da parte dell'ex Ministro nei confronti di Giuseppe Conte e della sua squadra di Ministri che, secondo Tremonti, si sarebbe dunque mossa in maniera tardiva.