L'Italia, in questa fase, ha bisogno di essere unita. Il Coronavirus è un mostro da sconfiggere e bisogna farlo mettendo da parte qualsiasi tipo di frammentazione. Sono concetti ben chiari a quasi tutto il Paese e che trovano un'interpretazione singolare nella proposta formulata da Michele Ainis, costituzionalista, commissario Antitrust ed editorialista di Repubblica. Riprendendo un'ipotesi lanciata in un'intervista a Startmag, ha rilanciato sul suo profilo Fb la possibilità di nominare Matteo Salvini come vice premier, il tutto per acuire il senso d'unità delle forze politiche nella lotta all'emergenza virale.

Una soluzione che, ad oggi, servirebbe a rendere meno vulnerabile un governo, come quello di Giuseppe Conte, che Ainis ha definito 'debole' in una fase così delicata per il Paese.

Conte con Salvini: un dejavu

Matteo Salvini è già stato vice premier di Giuseppe Conte. Un ruolo condiviso con Giuseppe Di Maio quando al timone del Paese c'era un governo sostenuto da Lega e Movimento 5 Stelle. I tempi sono certamente cambiati nei rapporti tra le forze politiche e in quelli personali tra i due, tuttavia anche la storia e l'attualità raccontano che, al momento, l'Italia ha visto radicalmente cambiare le prospettive.

Il pensiero di Michele Ainis ha un presupposto fondamentale. Quello che, a suo avviso, il governo attuale presieduto da Giuseppe Conte sarebbe 'debole'.

"La sua maggioranza - evidenzia - non corrisponde agli umori elettorali prevalenti". Un dato che, naturalmente, rischia persino di pesare nel momento in cui ci sono da mettere in campo provvedimenti epocali come i decreti che, al momento, si sono resi necessari per fronteggiare l'emergenza coronavirus. Da tempo si mormora che l'Italia, molto presto, potrebbe finire sotto la guida di un 'governissimo' chiamato a traghettare il Paese verso nuove elezioni e a cui lo stesso Salvini ha aperto nei giorni scorsi.

Tuttavia la situazione generale non sembra offrire riscontri sufficienti ad immaginare che la cosa possa essere messa in piedi in un momento in cui c'è ben altro da pensare.

Ainis vuole un governo unitario

Michele Ainis, perciò, punta su una soluzione che in pochi avevano immaginato fino ad ora per legittimare l'esecutivo. "Lasciamo - scrive il costituzionalista - tutto com'è, però aggiungiamo un posto a tavola, coinvolgendo il leader del principale partito d'opposizione.

Insomma, Salvini vicepresidente del Consiglio". Questo, naturalmente, presupporrebbe che il governo e la maggioranza potrebbero contare sulla Lega. Secondo Ainis questo rappresenterebbe un bel segnale d'unità e allargherebbe il consenso verso il governo, soprattutto in una fase in cui l'esecutivo deve interfacciarsi con situazioni emergenziali in regioni con governatori leghisti come Veneto e Lombardia.

In un successivo posto Michele Ainis ha chiarito alcuni punti, sottolineando come la proposta fatta lo abbia reso oggetto di insulti. Ha specificato come il suo obiettivo sia rafforzare il governo Conte con il sostegno dell'opposizione e che il suo indicare Salvini dipendesse esclusivamente dal ruolo di leader del primo partito dell'opposizione. "L'importante - ha concluso - è offrire un segnale esplicito di unità, ne abbiamo bisogno".