L'emergenza sanitaria in Italia continua ad occupare le colonne delle pagine dei giornali. Protagonista delle cronache di quest'ultimo periodo è il direttore del Fatto Quotidiano, Marco Travaglio, scagliatosi dapprima contro Attilio Fontana e Giulio Gallera, ma soprattutto con l'ex capo della Protezione Civile Guido Bertolaso.

Travaglio è ritornato a dire la sua sulle responsabilità dei politici lombardi, sia nell'editoriale di oggi del Fatto Quotidiano che nella puntata di ieri sera di Accordi e Disaccordi, andato in onda su Canale 9. Il programma, condotto da Luca Sommi, ha dedicato un focus speciale ad un territorio particolarmente colpito dall'emergenza, Bergamo e la sua provincia, intervistando prima il sindaco Giorgio Gori e poi i giornalisti Andrea Scanzi e Marco Travaglio.

Marco Travaglio risponde all'assessore Foroni

Marco Travaglio ha replicato in modo piccato all'affermazione di Pietro Foroni, assessore al Territorio e alla Protezione Civile della Lega secondo cui 'fino adesso come regione Lombardia le avrebbero azzeccate tutte'. Il giornalista, al contrario, sostiene che non ne avrebbero azzeccate neanche mezza.

L'ordine dei medici della Lombardia ha pubblicato un documento molto dettagliato sugli errori della giunta leghista nella gestione dell'emergenza, e la risposta della Lega non è tardata ad arrivare. Il giornalista sottolinea come la Lega non possa accusare i medici della Lombardia di essere 'servi del Pd' perché il Partito Democratico non è protagonista della scena Politica in Lombardia 'dalla notte dei tempi' e, a suo avviso, la maggioranza dei medici e dei residenti in Lombardia voti centrodestra e, in particolare, la Lega.

Travaglio: 'Al posto di Gallera non uscirei più di casa'

Travaglio sottolinea che se dicessero di lui quello che dicono i medici all'Assessore alla Sanità, al posto di Gallera non uscirebbe più di casa e tapperebbe la bocca a quegli scriteriati che dicono 'Non ne abbiamo sbagliata una, le abbiamo azzeccate tutte'. Secondo Travaglio 'Non ci vuole un genio per capire che se la Lombardia ha il record mondiale di morti, non sono tutti morti per una tragica fatalità.

Questi non vengono processati dai medici per aver fatto le cose in ritardo, vengono processati per quello che non fanno adesso'.

Il conduttore Sommi ha chiesto infine se la mancata zona rossa ad Alzano e a Nembro, fosse responsabilità della regione Lombardia o del governo. Il direttore del Fatto ha replicato che 'Quando i territori sono vasti, e soprattutto sono interregionali, è compito del governo chiuderli e non può prenderli una Regione.' Infine, l'ennesima stoccata: 'La Regione Lombardia sapeva dal 22 febbraio che c'era il focolaio di Alzano lombardo e non ha fatto assolutamente niente. Noi abbiamo intervistato il presidente degli industriali bergamaschi, Bonometti, il quale ha detto: 'noi facevamo riunioni tutti i giorni e non è mai stata all'ordine del giorno la chiusura'.