Questa mattina, giovedì 30 aprile, il Presidente del Consiglio italiano Giuseppe Conte è intervenuto alla Camera dei deputati per discutere delle varie iniziative intraprese dal Governo in vista della possibile ripresa delle attività economiche. Il Premier ha più volte ribadito l'impossibilità di riaprire tutto in blocco, il rischio sarebbe un incremento esponenziale dei contagi che potrebbe condurre l'esecutivo a ri-decretare il lockdown.
'Non ci possiamo permettere che gli sforzi compiuti in questi mesi risultino vani per delle imprudenze commesse in questa fase così delicata' ha sentenziato Conte, certo del fatto che, al momento attuale, l'esecutivo non possa 'assicurare un immediato ritorno alla normalità'.
Conte accusato di non aver preso provvedimenti coraggiosi
Durante l'informativa, il Premier Conte ha dovuto far fronte a numerose critiche arrivate dall'opposizione e dalla stessa maggioranza, in cui si accusa il Governo di non aver fatto scelte coraggiose in vista della riapertura, il tutto in un contesto europeo nel quale tutti, o quasi, stanno cercando di riaprire. Una feroce critica al Presidente del Consiglio, a dirla tutta, era arrivata già prima del suo discorso, quando Paternoster, deputato della Lega, aveva protestato per via del fatto che lo stesso Conte non indossasse alcuna mascherina protettiva. E' stato necessario l'intervento del Presidente della Camera Roberto Fico per ripristinare l'ordine in aula.
Conte: 'Tutte le decisioni vengono prese su basi scientifiche'
Di fronte al clima di accuse e proteste, Conte ha risposto in modo chiaro: 'Il Governo non ha mai proceduto in solitaria o in maniera improvvisata per le decisione prese', ma sempre con il coinvolgimento degli enti locali, delle parti interessate e anche del Parlamento.
Fin dal primo momento, inoltre, ogni provvedimento ha trovato l'avallo del comitato tecnico scientifico, anzi, è stato proprio il comitato a suggerire le linee guida: 'Il Governo decide su basi scientifiche, in quanto è d'obbligo basarsi su questo mondo invece che sulle opinioni'.
L'inizio della fase 2 coinciderà con il momento forse più critico della congiuntura in atto: fondamentale sarà infatti monitorare l'evoluzione dell'epidemia, in base a questo, infatti, il Governo deciderà se allentare o meno le misure contenitive: 'A pesare dovranno sempre essere delle considerazioni scientifiche e non atti solitari prodotti dall'autonoma iniziativa degli enti locali': chiaro il monito di Conte, che ha invitato i Governatori regionali a non proporre, almeno in questa fase, disposizioni da considerare illegittime perchè tese a 'scavalcare' quanto statuito dal governo centrale.
L'impegno assunto dal Premier è quello di riaprire commercio al dettaglio, ristoranti e saloni di servizio alla persona dal 18 maggio in poi, a patto ovviamente che la pandemia da covid-19 lo consenta.